Le neroverdi pugliesi battono in finale secca per 3-2 contro il Tiki Taka e stabiliscono un nuovo record per il futsal femminile: sono la prima squadra a vincere lo scudetto da detentrici, da quando è stato formato il campionato nazionale. Ponendo così le basi per una prossima stagione ancora da protagoniste. Tutto questo nella splendida cornice del PalaFlorio di Bari, quasi pieno per questa finale.
Fuori tema: anche la Serie A femminile ha completato il suo organico. Dalle Futsal Finals è emerso vincitore il Pero, che ha superato in semifinale l’Atletico Chiaravalle e poi nella finale la Roma C5. Diventano così due le squadre lombarde nella massima serie per la prossima stagione.
Pranzo tranquillamente a casa, poi macchina puntata verso nord in direzione Bari. M’aspetta un posto dal quale raccontare questa Finals. Parcheggio, scendo dall’auto ed ecco che ad accogliermi c’è una fiumana di tifosi che dalla vicina cittadina di fede neroverde, fluiscono verso il Pala Fiorio. Sono le 15.50 e io pensavo anche d’essere in anticipo arrivando un’ora prima. Cerco con lo sguardo i colori del Francavilla e i suoi tifosi, eccoli, lì che s’accalcano verso la parte del palazzetto riservata a loro.
Non capita spesso d’ascoltare un palazzetto di futsal femminile che suona forte con un rumore di fondo. Quando le squadre entrano in campo quel clamore diventa quasi assordante. L’attesa cresce.
Seduta accanto a me in tribuna c’è una delle assenti di lusso del Francavilla: Eva Ortega. Completamente assorta dalla partita. Le leggi facilmente negli occhi tutta la smania d’aiutare in campo, anche solo per qualche minuto le compagne. Una stagione passata ai box, a recuperare un infortunio che avrebbe spezzato definitivamente tanti giocatori e non solo nel ginocchio.
Partita che vibra forte dagli spalti al campo e dal campo agli spalti. Senza troppi tatticisimi. Spettacolo degno, oserei definirlo eccezionale ma forse mi faccio prendere la mano da questo ambiente per una volta degno d’un grande sport. Il gol di Mansueto è il segnale per la folla neroverde, si può esplodere di gioria. Sembra quasi il San Nicola, che è qui vicino, si sia trasferito qui, uno scambio di posti.
Il finale del primo tempo si racconta diviso tra la voglia di Cely di spronare le sue ragazze a reagire ad applicare una soluzione ad un problema tattico e agonistico. Sull’altra sponda un Marzuoli in versione olimpica mentiene una calma invidibile.
Secondo tempo.
Due lampi delle abruzzersi e la parte giallorossa del tifo si rianima. Iniziano a crederci e non solo sul campo. Sulla sponda neroverde del tifo cade quel silenzio tipico dell’incredulità sportiva oppure dei funerali. Sugli spalti neroverdi puoi sentir cadere una spillo ora.
Eva ci crede, dopo la rimonta ora tutto è possibile. In queste partite, che si dividono in attimi, in frazioni di situazioni può accadere di tutto, in un battito di ciglia. In due di queste arrivano altrettanti reti delle ragazze di Marzuoli che approfittano di errori fatali delle avversarie. Il tifo neroverde s’accende come una polveriera senza le adeguate misure di sicurezza.
Lo storico bis scudetto torna ad essere una concreta possibilità. Diventa certezza al suono della sirena, quello che sancisce la fine della stagione agonistica della Serie A Femminile. Ancora un’occasione sfuggita d’un soffio per il Francavilla, ancora una finale persa, la seconda scudetto, la terza overall. La leggo nel viso di Eva tutta la tristezza e il rammarico, per questa occasione vanificata così.
Scendo verso il campo, per le foto di rito. Quelle della premiazione, con la Formica Atomica, la mascotte del Pesaro in prestito non sappiamo se oneroso, alla Divisione Calcio a 5, partecipe attivo a tutti i festeggiamenti. Saluto qualche vecchia conoscenza maturata durante gli anni da da dirigenti, qualche pacca sulla spalla.
Nemmeno il tempo d’avviare la macchina in direzione di casa che realizzo che sebbene questa stagione si sia conclusa da poco, è già iniziata quella successiva. In verità è da qualche mese che tutte le società si sono mosse, nella direzione della prossima stagione.
Non resta che attendere, per scoprire chi proverà a fermare Lucileia e socie. Per adesso, onore ai vincitori.