Per conoscere la finalista, appuntamento a martedì

Per conoscere il nome della seconda squadra che disputerà la finale scudetto maschile, dovremo attendere: martedì. Quando L84 e Napoli si affronteranno nella decisiva gara 3 della loro serie di semifinale. Nel mentre il Catania ha regolato un buon Pesaro in gara due, accedendo già alla finale.

La Meta Catania ha chiuso la serie contro un generoso Pesaro, chiudendo la serie d’autorità. Gli etnei mostrano d’aver appreso la lezione dopo gli errori in quel di Genzano nel turno precedente. Con motivazioni diverse entrambe le squadre hanno affrontato la partita, cercando una vittoria che avrebbe ovviamente condotto ad esiti differenti. Incontro animato da continui capovolgimenti di fronte nel primo tempo. I marchigiani hanno anche avuto a disposizione due tiri liberi per cambiare l’esito della partita, ma Tornatore ha salvato i rossoblù in entrambe le occasioni.

Nel secondo tempo, il ritmo è calato e come spesso accade in queste circostanze, gli errori sono aumentati. Abbiamo dovuto però attendere gli gli ultimi minuti per l’arrivo dei gol che hanno animato la partita. Negli ultimi istanti, grazie a Pulvirenti e Silvestri, i siciliani sono passati anche al Pala Megabox, accedendo alla finale scudetto per la seconda volta nella loro storia. I biancorossi terminano qui il loro percorso. Possono dirsi soddisfatti. Portano via lo scalpo del più quotato Olimpus, elinitato ai quarti.

Il Napoli Futsal ha ottenuto una vittoria convincente e necessaria al PalaJacazzi, battendo la L84. La squadra di Colini ha giocato con la sua solita intensità e aggressività, riuscendo a fare quasi tutto in questa partita: gol su sviluppi di calci piazzati, difesa contro il portiere di movimento, ripartenze e la usuale solida difesa delle squadre allenate da Fulvio Colini.

A trascinare il Napoli c’ha pensato El Titi Borruto, che con quattro gol ha schiantato la difesa avversaria, lasciando un’impronta indelebile nella partita. Le squadre dello Special One si esaltano quando si trovano con le spalle al muro. Ora per accedere alla finale dovranno replicare il risultato odierno, ovvero vincere e farlo sul proprio campo, dove in questa stagione hanno faticato parecchio. Per i piemontesi di Paniccia, i problemi sono iniziati con il gol subito nell’ultima parte del primo tempo. Dopo aver gestito bene la fase difensiva e creato qualche occasione per metà tempo, hanno avuto un crollo nel finale di frazione. Il gol realizzato ad inizio ripresa è stata solo un’illusione, una panacea. La medicina difficile da mandare giù è l’ampio passibo finale, finanche eccessivo. Ulteriore tegola è costituita dall’aver per infortunio Josiko. Un giocatore fondamentale per le rotazioni. La sua presenza in gara 3 è a rischio.

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