Bancarotta da 16 milioni

Dalla Procura della Repubblica di Teramo arriva la comunicazione di chiusura delle indagini al termine di una complessa e articolata indagine nei confronti di Danilo Iannascoli. Noto imprenditore pescarese e di altri soggetti allo stesso collegati, tutti indagati per presunti reati di bancarotta fraudolenta e altri reati fiscali.

Che c’entra con il calcetto a cinque, molto. C’entra addirittura con il futsal. Secondo le carte della Procura della Repubblica, così come riportate nell’odierna edizione del TG3 Abruzzo, molte delle distrazioni riguarderebbero operazioni milionarie tese a finanziare anche la società dilettantistica pescarese che aveva come presidente lo stesso Danilo Iannascoli.

Al netto di quelli arrivati dalla montagna del calcetto con la piena e dei falsi smemorati del fuSTal, ricorderete sicuramente tutti quella squadra. Acquisto di talenti senza lesinare sugli ingaggi. Addirittura un personalizzatissimo bus per le trasferte. Per non farsi mancare nulla: una galattica squadra femminile che a dicembre della sua prima stagione nella nuova società aveva praticamente già chiuso.

Anni di fasti. Di successi sportivi, che ora la Procura della Repubblica di Teramo sostiene essere stati alimentati in maniera fradulenta. Per distrazione e dissipazione di beni attraverso due società che il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Teramo ha definito “bancomat personali” a disposizione del principale indagato.

L’ennesimo capitolo di una storia di fuSTal come tante, troppe forse.

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