Gara 3, il momento della verità quella che non puoi sfuggire nemmeno volendo. Quarti di finale scudetto, siamo ancora lì, nella Serie A maschile di futsal. Arriva subito una clamorosa sorpresa: il Pesaro estromette dalla corsa tricolore l’Olimpus, testa di serie numero 1. Nel mentre Catania e L84 avevano la meglio sui rispettivi avversari replicando il successo di gara 1.
Al PalaOlgiata, l’Italservice Pesaro compie la più grande impresa di questi playoff, eliminando l’Olimpus. I romani avevano sbancato al regular season, arrivando nel corso della stagione ad avere anche 15 punti di vantaggio sulla seconda. Importa poco con il senno di poi. Escono sconfitti da una squadra che s’era aggrappata all’ultimo posto utile per la post season all’ultimo istante utile. Una sorta di riscatto dei rossiniani a vendicare l’eliminazione proprio per mano della squadra di Daniel D’Orto nella recentissima qualificazione alla Final Four di Coppa Italia. Partita dei marchigiani ordinata, disciplinati negli elementi essenziali del gioco si portano a casa una qualificazione con pieno merito al netto delle polemiche post gara sull’arbitraggio. L’espulsione di Marcelinho, che ha sicuramente compresso la partita dell’Olimpus, è il culmine più evidente d’una partita nervosa e fallosa fin dall’inizio.
Nascondersi dietro alla dietrologia dell’arbitraggio, dei poteri forti, non aiuta in alcun modo a lenire l’onta di un’eliminazione al primo turno, da vincitrice della Regular Season. Dopo la pletora di finali perse negli ultimi anni forse è necessaria una riflessione dalle parti dell’Olgiata su come compiere il definitivo salto di qualità.
La Meta Catania batte ancora l’Ecocity Futsal Genzano, accedendo alle semifinali scudetto. Gli etnei tra le mure amiche si sono dimostrati un avversario quasi impossibile da battere con un Turmena in stato di grazia, autore di una tripletta, un PalaCatania giustamente rumoroso dall’inizio al fischio finale. Sulla carta e alla vigilia il più accreditato Genzano esce al primo turno e non è certo il risultato che può far felice il presidente Vincenzo Tuccillo dopo la munifica campagna acquisti. Troppe poi le occasioni gettate al vento da Mammarella e compagni per riaprire la partita. Catania che trova il Pesaro come avversario nella semifinale scudetto.
La L84 batte la Sandro Abate e approda per la prima volta nella sua brevissima storia in semifinale scudetto. Questa probabilmente è stata la serie più combattuta. Nella quale i piemontesi sono riusciti ad emergere sfruttanto il talento dei loro top player capaci d’approfittare degli spazi lasciati dalla difesa avversaria. Sebbene la Sandro Abate sia riuscita a mettere pressione agli avversari con una ottima esecuzione del portiere di movimento nella fase offensiva, questo non è bastato. Come sempre in partite come questa sono i dettagli a segnare la differenza tra le due squadre, quel primo gol subito nella fase di possesso con il portiere di movimento mentro erano in vantaggio ha sicuramente condizionato l’incontro. Sandro Abate quindi a programmare la stagione nuova e L84 attesa dal Napoli in quella che sarà sicuramente una sfida infuocata.