La 6 ore di Spa-Francorchamps

Quando nomini SPA è automaticamente Bus Stop, uno dei luoghi iconici del motorsport mondiale. Proprio su quel circuito storico ora così diverso dal passato s’è svolta la terza prova del campionato mondiale WEC. Non sono naturalmente mancate emozioni e forti colpi di scena.

Nella categoria Hypercar, la vittoria è andata al team privato della Porsche n.38 (Ilott, Stevens). Questa rappresenta la prima vittoria assoluta di un team privato in questa categoria. Il loro pit stop strategico prima della bandiera rossa è stato determinante. A fare il paio con la vittoria della macchina numero 38 arriva il secondo posto ottenuto dalla Porsche del Team Penske n.6 (Lotterer, Estre, Vanthoor. Capace così di consolidare ulteriormente la loro leadership nel mondiale.

Dopo un’attesa prolungata per le riparazioni dovute all’incidente accaduta tra la Cadillac Hypercar con Bamber alla guida e la BMW GT3 del team WRT n.31 con Gelael alla guida, la gara è ripartita a 1:44:00 dal termine. P prolungando così l’azione in pista.

Al momento della ripartenza, le prime due vetture hanno saputo capitalizzare sulla loro strategia e fortuna, mentre altre hanno dovuto fare pit stop, causando un cambiamento nelle posizioni di testa. La Ferrari, con la n.50 (Fuoco, Nielsen, Molina) e la n.51 (Pier Guidi, Giovinazzi, Calado), è stata danneggiata dall’interruzione della gara. Vanificando la loro rimonta dalle posizioni arretrate. L’aggiunta di 12 kg alle loro macchine, non ne ha intaccato la competitività ma la vittoria è sfumata. Portano però a casa rispettivamente il terzo e quarto posto.

Quinta piazza è stata appannaggio della Porsche del team Proton n.99 (Andlauer, Nani), affetta da un problema durante il secondo pit stop, a causa della non chiusura dello sportello al momento del cambio pilota.

Le Toyota n.8 (Buemi, Hrtley, Hirakawa) e la n.7 (Conway, Kobayashi, De Vries) hanno concluso in maniera anonima rispettivamente in sesta e settima posizione, mentre l’ottavo posto è stato per la terza Ferrari del team privato AF Corse (Kubica, Schwartzman, Yi Fei).

Chiudono la top ten l’Alpine n.35 (Chatin, Gounon, Milesi) e la Peugeot n.93 (Jensen, Muller). Le BMW hanno ottenuto l’undicesimo e il tredicesimo posto, mentre Isotta Fraschini ha completato la gara invece la Lamborghini è stata costretta al ritiro.

Stessa sorte per la Porsche n.5 del Team Penske (Campbell, Makowiecki, Christensen) anche essa costretta al ritiro, nonostante avesse conquistato la pole position a causa della squalifica della Ferrari n.50 per infrazione tecnica.

Nella categoria LMGT3, la Porsche ha dominato con una doppietta del team Manthey. Vittoria per la n.91 (Shahin, Schuring, Lietz) seguita dalla n.92 (Malykhin, Sturm, Bachler), con quest’ultima vittima di un pauroso incidente nella hyperpole e riparata a tempo di record nella notte, consolidando così la loro leadership del campionato di categoria.

La Lamborghini del team Iron Lynx n.60 (Schiavoni, Cressoni, Perera) ha completato il podio. Vittoria sfumata perchè è stato necessario ricorrere ad uno splash and go per non finire senza benzina.

La McLaren n.59 del team United (Cottingham, Costa, Saucy) si è piazzata al quarto posto. Davanti alla Lamborghini del team Iron Dames n.85 (Bovy, Frey, Getting). Autrice della pole position. Anche loro tra i team svantaggiati dalla situazione di bandiera rossa.

La Ferrari del team AF Vista Corse n.54, l’Aston Martin del team D’Station Racing n.777, le due Ford del team Proton n.88 e n.77 e la Lexus del team Akkodis n.78 hanno chiuso la top ten. Le due BMW WRT coinvolte in incidenti da due Hypercar e hanno perso punti importanti per il campionato.

Le squadre torneranno in pista per la leggendaria gara delle 24 Ore di Le Man. In programma il 15 e 16 giugno, dove il podio rappresenta l’ingresso nell’immortalità delle corse automobilistiche.

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