Fine di una Maledizione

Sesta prova del Campionato Mondiale di Formula 1 negli Stati Uniti, questa volta in quel di Miami, secondo fine settimana di sprint race. Potrebbe non essere una notizia la ormai consueta vittoria di Max Verstappen nella sprint. Quella che però è salita all’onore delle cronache è la prima vittoria in carriera di Lando Norris con la McLaren. La scuderia inglese attendeva di tornare sul gradino più alto del podio dal lontano 2021 nel Gran Premio d’Italia. Quando fu Daniel Ricciardo a portarli alla vittoria.

Nella gara sprint, l’olandese della Red Bull ha mantenuto la testa sin dalla partenza e non l’ha più ceduta, nonostante l’ingresso della safety car a seguito dell’incidente di Norris. La sua strategia è stata la solita: partenza aggressiva per mantenere la prima posizione, passo veloce e costante fino alla bandiera a scacchi. Alle sue spalle si è piazzato un Leclerc con una Ferrari che presentava più carico aerodinamico ma una velocità di punta e un DRS meno efficace.

Terza al traguardo è giunta l’altra Red Bull di Sergio Perez. Per la quarta posizione, è stato un sorprendente Daniel Ricciardo con la VCARB a spuntarla sulla Ferrari di Sainz e sulla McLaren di Piastri. Buone notizieanche per Tsunoda che porta a casa un punto per il team satellite della Red Bull. Una solida sprint race per Hulkenberg e deu punti in cascina per la Haas, in quello che è il loro GP casalingo.

Mercedes e Aston Martin hanno esibito prestazioni molto deludenti. Hamilton ha perso molto tempo in un duello acceso con Magnussen e ha ricevuto una penalità di drive-through per eccesso di velocità ai box durante il regime di safety, perdendo l’ottava posizione a vantaggio di Tsunoda. Nella parte bassa del “midfield” Sauber, Williams e Alpine non sono mai stati in lizza per una posizione a punti.

Nella gara domenicale, è successo praticamente di tutto e a beneficiarne è stato il britannico Norris della McLaren. Capace di sfruttare al meglio la finestra del pit stop abbreviato durante l’ingresso della safety car causato dall’incidente di Magnussen con Sargeant. Norris ha così conquistato la leadership, gestendo con successo la sua posizione grazie a un ottimo passo generati dagli aggiornamenti apportati alla sua vettura. Il primo a battere in pista Max Verstappen, che nonostante la pole del sabato non si è mai sentito a suo agio durante questo weekend. Lamentandosi del poco grip della sua vettura e di una certa instabilità. Quella che ha causato la VSC quando ha impattato con un birillo che ha poi trascinato in pista.

Terza e quarta posizione per le due Ferrari di Leclerc e Sainz, in attesa degli attesi aggiornamenti che saranno introdotti probabilmente nel prossimo weekend a Imola. Due ore e mezzo dopo la fine del GP di Miami, Carlos Sainz si è visto comminare una penalità di 5 secondi dai commissari a seguito del contatto con Oscar Piastri avvenuto nel corso del 39° giro. Quinto Perez, con la seconda Red Bull. Gara anonima quella del messicano che al primo giro con una manovra azzardata ha quasi rischiato di buttare fuori anche il compagno di squadra.

Le Mercedes hanno dovuto accontentarsi del sesto e dell’ottavo posto con Hamilton e Russell. Toto Wolf alla vigilia della gara aveva dichiarato: “nemmeno Newey potrebbe sistemare questa macchina”. Mettendo in pratica una pietra tombale sulla stagione delle frecce d’argento.

Per la VCARB e soprattutto per l’Alpine sono arrivati punti importanti, con Tsunoda settimo e Ocon decimo, portando il primo punto alla scuderia francese. Alonso porta la sua Aston Martin a punti in rimonta con l’ottavo posto. La Haas non è stata altrettanto brillante rispetto alla giornata del sabato, mentre Williams e Sauber hanno registrato prestazioni deludenti.

Si torna ora in Europa, con il Gran Premio dell’Emilia Romagna a Imola, sul mitico circuito intitolato a Enzo e Dino Ferrari, dove i tifosi locali attendono con ansia questo evento dopo l’annullamento della scorsa stagione a causa di un terribile maltempo nella zona.

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