Effetto Colini

Il Napoli Futsal ha conquistato la sua prima Coppa Italia di Serie A. In finale ha sconfitto la vincitrice delle regular season, quell’Olimpus Roma dominatore del campionato. Un risultato finale quel 6-3, mai in discussione in una partita dominata in lungo e in largo dalla formazione di Fulvio Colini.

I partenopei hanno impostato la partita affidandosi ad un pressing così alto da essere portato davanti alla porta avversaria. A fare il paio con questa tattica la consueta difesa “no bullshit” di Fulvio Colini. Fattori questi che hanno generato la differenza di valori in questa partita.

Azzurri di patron Perugino, completamente trasformati. Merito certamente delle capacità del Fulvio Nazionale che da anni timona un gruppo di giocatori di talento e dei quali conosce ogni dettaglio. Il Napoli così centra un obiettivo inseguito dal presidente Serafino Perugino dalla scorsa stagione: il salto di qualità.

Nella foto: Cristian Borruto – Foto di Paola Libralato – Divisione Calcio a 5

Borruto e Salas sono stati i trascinatori con le loro ripartenze fulminee. Pesanti come spesso accade sono i gol del Cobra. Sugli scudi anche un De Gennaro all’altezza della pesante eredita di un Bellobuono in forma straordinaria. Impossibile trascurare la precisione chiurgica di Bolo ma c’è un significato particolare in questa vittoria per chi come De Simone e Nando Perugino indossano questi colori fin dalla Serie C.

Per Fulvio Colini è il 25º successo in carriera con 8 squadre diverse:
Montesilvano, Luparense, Pescara, Pesaro, Perugia, Nepi, Ladispoli e Roma RCB. Una lunga carriera iniziata sui campi in terra rossa, costellati di riconoscimenti nazionali e dell’unica Champions League mai giunta in Italia. Insomma almeno nell’italica penisola un dominatore. Dopo la sbornia dei festeggiamenti però, dovranno concentrarsi sul campionato, dove c’è un secondo posto da difendere nelle ultime 4 giornate. Auguri ancora per questo successo.

Nell’altra metà campo sono fermi i “blues”. Hanno giocato probabilmente la partita più brutta della stagione. Così svanisce il secondo trofeo stagionale. Certo ci sono le attenuanti generiche degli infortuni e d’una precaria condizione fisica.

Nella foto: Daniele D’Orto – Foto di Paola Libralato – Divisione Calcio a 5

I giocatori di Daniele D’Orto hanno faticato fin dall’inizio del match. A quell’affanno iniziale dobbiamo aggiungere l’espulsione per doppia ammonizione di Fortino. In quel momento l’intera gara s’è complicata maledettamente.

Continua così la Maledizione dell’Olgiata. Cinque su cinque le finali di Coppa Italia, perse tra tra A e le serie inferiori. Una partita nella quale la squadra capitolina non è sembrata in condizione di reggere fino in fondo il ritmo degli avversari. Nemmeno la loro fase offensiva del portiere di movimento è stata sufficiente a cambiare l’orientamento agonistico di questa partita.

Adesso dovranno smaltire la delusione per rituffarsi nel campionato e prepararsi ai playoff scudetto, l’ultimo obiettivo rimasto per non chiudere con un’altra stagione di A senza titoli. Così vicini ma ancora così lontani. Lì in questa condizione la squadra di D’Orto dovrà trovare la forza di reagire per digerire finalmente il secondo boccone amaro della stagione.

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