L’ultimo passo

Il tempo delle semifinali è arrivato ed è passato. Restano sul campo gli sconfitti a rispondere alle domande mentre i vincitori sono impegnati a festeggiare. Così è lo sport agonistico. Nella finale di domenica avremo un dejavù almeno sulle panchine. Napoli versus Olimpus. La sfida Colini-D’Orto come accadde nella stagione 2021-2022, entrambe determinate a vincere per la prima volta.

Il Napoli Futsal è il primo finalista di questa edizione della Coppa Italia. Spera un agguerrito Ecocity Futsal Genzano. I partenopei hanno disputato una grande partita
in fase difensiva e sono stati micidiali in fase offensiva. Con 1 gol su calcio piazzato, 3
in contropiede e 1 in fase difensiva del portiere di movimento. Dimostrando quanto le
squadre di Colini siano in grado di mutare forma in queste occasioni, diventando un’avversario temibile.

Inoltre, hanno sfruttato a proprio vantaggio la fase difensiva del portiere di movimento, chiudendo di fatto la partita e dimostrando un notevole progresso in questa situazione dopo i diversi gol subiti da tale schema nel corso della stagione. Nell’altra metà campo, la squadra laziale non ha sfruttato al meglio le proprie occasioni durante la partita e ha pagato le disattenzioni difensive.

Nella foto: Fulvio Colini – Foto di Paola Libralato – Divisione Calcio a 5

Senza probabilmente tutte le partite finirebbero in un pareggio. Classico il caso del secondo gol subito su un lancio oltre la linea difensiva da Bellobuono a Borruto. Situazioni che in partite così importanti risultano fatali. Al Genzano non resta che concentrarsi sulle ultime quattro partite della stagione regolare, lottando per conquistare un cruciale secondo posto.

L’Olimpus ha avuto ragione di un L84 mai domo. Una vera e propria battaglia sportiva. I blues hanno sfruttato al meglio l’affiatato tandem Fortino-Marcelinho. Due gol per il
primo e 1 per il secondo). I capitolini si sono trovati aad affrontare una situazione d’emergenza diffusa che ha minato la solidità del suo organico.

Gli infortuni di Dimas, Di Eugenio, Isgrò e lo stesso Marcelinho; costituiscono un problema non da poco in vista della finale. In una partita quella, nella quale la profondità della panchina potrebbe costituire una risorsa fondamentale.

Nella foto: Stefano Mammarella – Foto di Paola Libralato – Divisione Calcio a 5

I piemontesi hanno subito pagato un conto salato per i gol subiti in rapida successione nel primo tempo. Una sbandata quella che ha poi fatto il paio con l’incapacità di sfruttare i momenti di intrinseca debolezza dell’Olimpus. Anche per L84 non resta che rituffarsi nel campionato alla caccia di quel prezioso secondo posto.

Total
0
Shares
Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Related Posts