Iry e Nastiia

La nazionale d’un paese in guerra, la voglia di normalità e di sport. Questo si respira intorno alla nazionale femminile di futsal dell’Ucraina. A Taranto, Italia per disputare una doppia amichevole con la nazionale azzurra.

C’è sempre stata una storia di vita e di sport che m’ha incuriosito particolarmente. Per raccontarla però ho chiesto aiuto a Julia Tytova, una cara amica che data la sua militanza nel futsal tricolore può essere il ponte ideale oltre la barriera della lingua.

Iryna Dubytska e Anastasiia Terekh giocano oggi in Portogallo, nella Segunda Division, con indosso la maglia del Leoes di Porto Salvo. Quanto sia piccolo questo mondo del futsal femminile me lo ricorda una loro compagna di squadra. Quella Jozita Azevedo che per anni in Italia indossando le maglie di Statte, Lazio, Ternana e Salinis.

Quando il 17 marzo 2022 di ritorno dal torneo di Teqball di Parigi una telefonata dei genitori le avvertiva di non tornare a casa. Perchè troppo pericoloso. Loro si sono ritrovate figlie d’un paese aggredito, invaso e in guerra. Figlie prontamente adottate dal club portoghese di Teqball, l’Internacional. Nel recente mondiale in Thailandia sono arrivate fino agli ottavi, in una kermesse che ha dato loro la possibilità di conoscere fenomeni del calcio come Ronaldinho.

Iry e Nastiia praticano anche il Beach Soccer, con i colori della loro nazionale hanno ottenuto una medaglia d’argento in Polonia in occasioni dei Giochi Europei e poi vinto un mondiale per club, qui in terra italiana, con il Mria2006.

Invitata al gala di Dubai come candidata per il “Best Women’s Goalkeeper”, il racconto di quei momenti brilla negli occhi di Nastiaa di una felicità tutta particolare. Di quella che augurano anche alla loro terra, verso la quale è sempre rivolto un pensiero. Cercano così di contribuire agli aiuti per la loro patria martoriata mettendo all’asta anche i loro cimeli personal. Difficile non ritrovarsi per loro travolte da una prodonda tristezza per il dolore che si sparge su quel pezzo di mondo che chiamano casa.

Il loro impegno e la loro dedizione sportiva è anche un modo per portare con se la voce d’un popolo intero, per trasformarla in coraggio e forza. Un incontro breve, certo eppure hanno avuto il potere di farmi sentire uno di famiglia. Colmata almeno in parte la mia curiosità ora non vedo l’ora di vederle giocare dal vivo.

Total
0
Shares
Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Related Posts
Read More

La Fede non si Sceglie

L’imprescindibile coda in autostrada, verso una finale scudetto. Inizia così il viaggio, lentissimo verso gara 2. Marco sonnecchia,…