La Redenzione di Alex Lowes e Kawasaki

Il mondiale SBK riparte dall’Oceania per il Gran Premio d’Australia sul circuito di Phillip Island. Un weekend ricco di gare avvincenti e piene di colpi di scena con un protagonista inatteso ma che ha meritato il risultato: Alex Lowes su Kawasaki. Molte le novità regolamentari in questo campionato a partire dall’aggiunta della zavorra, dove dovranno aggiungere mezzo chilo per ogni kg del quale sono più leggeri fino alla soglia minima moto-pilota pari a 80 kg.

La capacità del serbatoio, ridotta a 21 litri e con il carburante per il 40% di origine non fossile; scompare la possibilità di aumentare o diminuire, nel corso della stagione, il numero di giri di motore, che resteranno quindi invariati; si aggiungono penalità inflitte ai piloti che violeranno il sistema di allocazione dei motori: partenza dal fondo dello schieramento e due Long Lap Penalty.

In questo weekend i piloti nelle Gara 1 e 2 hanno dovuto effettuare obbligatoriamente il cambio gomma posteriore pervia del consumo eccessivo del nuovo asfalto entro e non oltre gli 11 giri. Inoltre dovevano aspettare 63 secondi prima di uscire dalla pit lane. In caso di infrazione, pena in secondi da aggiungere a fine gara.



Unico pilota assente è lo spagnolo Iker Lecuona della Honda, infortunato. La superpole ha portato ad un nuovo record della pista e soprattutto la prima pole da rookie di Nicolò Bulega sulla Ducati ufficiale. L’italiano che stampa un tempo incredibile sotto il muro dell’1:28 con un incredibile 1:27:916 ed eguaglia il risultato di un altro rookie Ben Spies nel 2009.

Al secondo posto un’Andrea Iannone in grande spolvero dopo i 4anni di squalifica per doping. Mostra di trovarsi già a suo agio con la Ducati del team Go Eleven. Terzo Alex Lowes sulla Kawasaki diventato leader dopo l’addio di Jonathan Rea che è passato alla Yamaha. In difficoltà il bicampione del Mondo in carica Alvaro Bautista con il nono tempo, peggio fa il nordirlandese della Yamaha con l’undicesimo, mentre il turco Toprak Razgatlıoğlu realizza il quinto tempo con la BMW.

Gara 1: si inizia con la gara del sabato e subito partenza fulminea per Iannone che brucia Bulega alla partenza e si porta al comando della gara, seguito da Alex Lowes e Bulega; dietro di loro Razgatlıoğlu e Andrea Locatelli con la seconda Yamaha ufficiale. In difficoltà Bautista, che sarà autore della caduta e Jonathan Rea in affanno dall’inizio di questo weekend. La gara continua sui binari dell’equilibrio e verso metà arriva il cambio gomma obbligatorio con i primi 5 che continuano la loro battaglia per la vittoria.

Bulega rompe gli indugi e si porta al comando ricavandosi  un importantissimo vantaggio e alla fine porterà a casa una splendida vittoria al debutto. Secondo Locatelli e terzo uno strepitoso Andrea Iannone, per un podio tutto italiano che non si verificava dalla Gara 1 di Misano del 1993 con Falappa primo, Lucchiari secondo e il compianto Pirovano terzo. Quarto Alex Lowes che sfrutta la penalità del turco, che non rispetta il tempo minimo del pit stop, per terminare in quarta posizione. Bautista termina al quindicesimo posto .Rea addirittura fuori dalla zona punti. Gli altri italiani con Petrucci ottavo con la Ducati del Team Barni. Dodicesimo Axel Bassani con la seconda Kawasaki ufficiale e quattordicesimo Rinaldi con la Ducati del team Motocorsa.

Superpole Race: la prima gara della domenica è uno sprint di 10 giri ed è ancora Iannone a portarsi al comando e si affaccia nelle primissime posizioni Bautista con una buona partenza. La gara offre grandi battaglie e al secondo giro si porta al comando Razgatlıoğlu che lotta per il podio con una moto non facile da guidare. Bulega invece mostra qualche difficoltà e  Rea prosegue ne suo momento difficile. Si rifà sotto Andrea Locatelli che dopo una partenza complicata inizia la rimonta dalla lotta con Sam Lowes, gemello di Alex, con la Ducati del team Marc VDS per la settima posizione.

Al giro 6 iniziano i problemi per Iannone che perde diverse posizioni e Alex lo ringrazia andando via in solitaria a vincere questa gara sprint. Al secondo posto Locatelli e terzo Razgatlıoğlu, quarto e quinto le due Ducati ufficiali di Bautista e Bulega. A seguire Gardner, Aegerter, S. Lowes e Rinaldi.

I nove classificati partiranno in quest’ordine per Gara 2. Dal decimo in poi in base ai tempi registrati nella superpole del sabato.

Gara 2: che inizia con Locatelli che si porta al comando alla partenza davanti a Bautista ed Alex Lowes. Al terzo giro c’è il ritiro di Razgatlıoğlu per un problema al motore. Al giro successivo la gara viene interrotta per una brutta caduta di Rea alla curva 11 che chiude malamente il weekend australiano. Fortunatamente è cosciente quando lo portano al centro medico per dei controlli.

Si riparte per 11 giri esenza più cambio gomma obbligatorio. Bautista mantiene la testa al restart. Per 5 giri viene tallonato dall’ex compagno di squadra Rinaldi ma la gomma da segnali di stanchezza e scende di posizioni. Risale Locatelli e a due giri dal termine si aggancia alla coppia di testa Bautista-Alex Lowes, con il primo che ha un

importante decadimento della gomma posteriore. Si arriva così all’ultimo giro con il Loca che prova a passare l’inglese della Kawasaki ma va largo e nel dare gas finisce in high-side. Sfuma così una grossa chance. Alla curva 9 Alex supera all’esterno lo spagnolo della Ducati e va vincere una gara incredibile.

Terzo Petrucci davanti a Iannone, Bulega e Rinaldi. Undicesimo l’altro italiano Bassani. Dopo il primo round Alex Lowes è al comando con 50 punti, secondo Bulega con 41 terzo a pari punti Iannone e Locatelli con 29. Su questa pista atipica, la Kawasaki ha mostrato scorrevolezza e maneggevolezza, soprattutto nelle gare domenicali. Opposta alla forza bruta del motore Ducati.

Bene la Yamaha di Locatelli. Rammarico Toprak per il motore rotto ad inizio di gara 2. Poteva ottenere un altro buon risultato con la sua nuova moto. Ha  comunque mostrato tanto talento nel guidare una BMW.
Honda non pervenuta.

Tra un mese si corre in Europa a Barcellona. Una pista verità sulla quale la Ducati sulla carta parte favorita. Ma con questi nuovi regolamenti, potrebbero esserci ulteriori sorprese.

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