Oggi sono qui per raccontare non di futsal. Bensì di una storia di vita che ha avuto come protagonista un giocatore capace di vincere la sua battaglia più difficile, sia nella vita che in campo: Sébastien Haller. Sébastien è un giovane francese di origini ivoriane che ha costruito una carriera di tutto rispetto. Iniziando con l’Auxerre 2 e passando poi per l’Auxerre, Utrecht, Eintracht Francoforte, West Ham, Ajax e Borussia Dortmund.
Nel percorso delle nazionali, ha attraversato tutto il settore giovanile francese, ma ha scelto di giocare per la Costa d’Avorio nella squadra nazionale maggiore. Nella quale aveva maggiori opportunità di essere impiegato in campo. La svolta cruciale nella sua vita avviene a Dortmund il 6 luglio 2022, quando viene presentato come nuovo attaccante della squadra giallonera. Tuttavia, dieci giorni dopo, si verifica un evento imprevedibile: durante un allenamento, Haller accusa un malore. La diagnosi è sconvolgente – un tumore maligno ai testicoli. Questo lo costringe a ritirarsi temporaneamente per sottoporsi alle cure necessarie.
Una notizia del genere avrebbe potuto abbattere chiunque, ma Haller decide di combattere per tornare a fare ciò che ama: giocare a calcio. Dopo due operazioni e quattro cicli di chemioterapia, riesce a sconfiggere la malattia. Il 10 gennaio 2023 fa il suo ritorno in campo in una partita amichevole contro il Fortuna Düsseldorf. Pochi giorni dopo, esattamente il 22 gennaio, fa il suo debutto ufficiale contro l’Augsburg al minuto 62, accogliendo gli affettuosi saluti dei suoi nuovi tifosi. Il suo primo gol arriva il 4 febbraio, in casa contro il Friburgo, segnando così il superamento definitivo del dramma vissuto nei mesi precedenti.
La stagione avrebbe potuto concludersi con la vittoria della Bundesliga con il Dortmund, ma la sfortuna colpisce: un pareggio 2-2 contro il Mainz, unito alla vittoria del Bayern a Colonia, fa sì che il titolo sfugga per la peggiore differenza reti. Una batosta dopo tutto ciò che Haller ha affrontato.
Tuttavia, la gloria si sposta di qualche mese: la Coppa d’Africa. Haller partecipa con la Costa d’Avorio, rischiando l’eliminazione ai gironi ma salvandosi grazie alla vittoria del Marocco sullo Zambia. Raggiunge gli ottavi, sconfiggendo il Senegal campione in carica ai rigori. Successivamente, supera il Mali nei quarti e la Repubblica Democratica del Congo in semifinale, segnando il primo gol della sua squadra in questa edizione.
La finale li vede affrontare la Nigeria di Osimhen, già battuta nella fase a gironi. A metà partita, la Costa d’Avorio è in svantaggio per il gol di Troost-Ekong. Ma nel secondo tempo, Haller firma il pareggio con Kessie e il gol del titolo con un tocco di suola volante all’81esimo. L’arbitro fischia la fine della partita. È festa per il popolo ivoriano e, soprattutto, per Haller. La sua sofferenza lunga mesi trova una risoluzione in quel trofeo, simbolo della vittoria definitiva contro la malattia e la sfortuna.
Questa storia dimostra che la tenacia e la volontà di vivere possono trionfare su ogni avversità. Offrendo un esempio prezioso per coloro che si troveranno nella sua stessa situazione. In un mondo spesso cupo e oscuro, abbiamo bisogno di eroi che non indossino necessariamente costumi e mantelli, ma persone di carne ed ossa come ognuno di noi.