NUOVI TAGLI NEL MONDO DEL GAMING: RIOT (LEAGUE OF LEGENDS) LICENZIA IL 11% DELLA FORZA LAVORO
Riot Games, lo sviluppatore di League of Legends e Valorant, ha comunicato l’intenzione di ridurre la sua forza lavoro globale del 11%, equivalente a circa 530 posti di lavoro in tutto il mondo. Questa decisione comporterà la chiusura di Riot Forge, l’etichetta editoriale indie del noto studio (autrice, tra l’altro, di Ruined King), e una riduzione degli investimenti in Legends of Runeterra, il gioco di carte collezionabili dell’azienda.
In un comunicato, Riot ha spiegato che questo taglio di personale è parte di una rifocalizzazione verso progetti ad alto impatto per garantire un futuro più sostenibile. La società ha riconosciuto che negli ultimi anni, con l’aumento significativo del personale, si è diffusa troppo su numerosi progetti, senza una chiara focalizzazione sui desideri dei giocatori. Gli aggiustamenti mirano quindi a concentrarsi sulle aree che hanno il massimo impatto sull’esperienza di gioco, eliminando gli investimenti su progetti meno rilevanti.
Per il futuro, Riot Games punta a concentrarsi sui suoi principali titoli, tra cui League of Legends, Valorant, Teamfight Tactics e Wild Rift. Si prevede anche una più stretta integrazione di questi giochi con progetti di intrattenimento e musicali, come la serie anime Arcane su Netflix.
Nonostante i tagli, Riot assicura che i progetti in sviluppo, come il picchiaduro Project L, stanno progredendo positivamente.
La società sottolinea l’importanza di garantire una flessibilità finanziaria per dedicare il tempo necessario alla realizzazione di prodotti eccezionali per i giocatori, evitando di affrettare uscite premature.
Tuttavia, sia Legends of Runeterra che Riot Forge sembrano avere deluso dal punto di vista finanziario. Legends of Runeterra ha affrontato sfide economiche sin dal suo lancio, mentre nessuno dei titoli pubblicati attraverso Riot Forge ha raggiunto un successo significativo. In risposta, Riot ha preparato un pacchetto di indennità sostanzioso per coloro che perderanno il lavoro a causa di questi tagli.
Questi licenziamenti da parte di Riot seguono una serie di misure simili adottate da altre aziende nel settore del gaming nel corso del 2023, consolidando un trend che sembra persistere anche quest’anno.