Caffè Corretto – Ultimoristi

Ultimoristi, un neologismo coniato dal geniale Makkox. Accede spesso che nel calcetto a cinque l’ultim’ora sia una notizia che conoscono già tutti, da settimane. Perfino i tifosi ne sono a conoscenza, ovviamente quelli meno occasionali.

Giocatori che partono, giocatori che non tornano. Come nel castello dei destini incrociati tocca leggere i tarocchi per scoprire cosa accade nel futsal mercato. Probabilmente no. Ci sono giocatori che più che indisponibili sono irreperibili. Tesserati che cadono in una sorta d’oblio ammantato da un vento di sette bellezze.

Leggere del loro destino è quantomeno complesso a meno di non guardare oltre confine e spesso oltreoceano. Mentre siamo ancora in attesa di vedere O’Magico apparire sulle sponde del lago di Nemi, vecchi amori tornano a rinfocolarsi e Canal punta in direzione Napoli. Sempre giovani virgulti. Atleti che non sono vicini al viale del tramonto, si sono dimenticati d’averlo già attraversato. Scriveva Marina Lante della Rovere: “i miei primi quarant’anni”. Un bestseller che deve essere vendutissimo nell’italico fuSTal.

“In Serie A, tutti possono perdere con tutti”. Così nei gloriosi anni del campionato più bello del mondo di calcio, si descriveva la massima divisione italiana, quella Serie A delle stelle mondiali. Oggi a voler prestare attenzione alla classifica la Serie A di futsal maschile è certamente più interessante nei suoi scontri settimanali di quanto lo sia la sua controparte al femminile.

Olimpus Roma e Napoli hanno subito due sconfitte a testa, la distanza in classifica è determinata più dal numero di pareggi dei partenopei. Nei primi quattro posti in classifica regna l’alternanza nelle posizioni, sebbene le gerarchie siano a questo punto della stagione, definite.

In Serie A femminile ci sono due squadre imbattute. Eppure si continua a raccontare lì come: “ogni partita sia difficile“, anche dopo un intero girone passato realizzando una media di 7 gol a partita. C’è un gruppo di quattro squadre e poi tutto il resto. Nel gruppo di testa senza l’abominio di una finale scudetto in gara secca e al netto di inaspettate partenze, c’è un limitato spazio di competizione.

C’è un momento in cui un certo tipo di narrativa diventa comicità, anche se involontaria. Non ci sono partite insidiose nella Serie A femminile per le squadre di testa. La maggior parte delle giocatrici di talento è raggruppata in poche squadre. A differenza della Serie A maschile, non ci sono abbastanza giocatrici da reclutare per colmare l’eventuale differenza di tasso tecnico.

Così lo spettacolo si racchiude in pochi eventi, determinati dal calendario. Difficile raccontare quindi di vittorie scontate e prevedibili. Difficile ma non impossibile. Così come è accaduto nel docu film “Under Pressure“, nato per raccontare del possibile successo della nazionale usa femminile di soccer e diventato poi altro. Ma questa è una storia per un momento diverso da questo.

Total
0
Shares
Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Related Posts