Fashion e Sport

Nell’ultimo decennio il legame tra case di moda e atleti professionisti s’è rinsaldato profondamente. Gli atleti sono diventati veicolo di trend di moda a tal punto che Louis Vuitton legherà il suo nome a quello di Jude Bellingham.

Il ventenne inglese in forza al Real Madrid ha un portafoglio di sponsorizzazioni limitato alla sola Adidas al momento. Casualmente la casa tedesca è anche sponsor tecnico dei blancos.
L’occasione quindi per l’astro nascente del calcio mondiale è di quelle da non perdere.

Questo genere di collaborazioni permettono a brand non specifici di penetrare mercati al di fuori dello propria area d’acquirenti, attivando così possibili nuovi clienti. Gucci ad esempio collabora da qualche anno con Grealish del Manchester City.

Nel piccolo mondo antico del calcio a cinque italiano ci sono anche realtà che provano a indirizzare il mercato dello sportwear in una area che s’avvicini il più possibile al fashion design. Ezeta è una di quelle realtà che ha nella sua mission aziendale proprio quella di realizzare abbigliamento da gara con una impronta diversa da quella tradizionale.

Nel calcio a 5 italiano però molta della immagine dei giocatori è lasciata alla estemporaneità e alle capacità dei singoli atleti. Non c’è nessuna coordinazione tra i marchi e coloro che dovrebbero essere in teoria brand ambassadors.

Spesso c’è la diffusa concezione che sia il prodotto ad essere veicolato. Quanti reels nel calcio a 5 italiano hanno le scarpe da gioco come protagonista? Sfortunatamente per molti, dovrebbe essere chi le indossa il protagonista. Il product placement funziona se il prodotto è amalgamato al contesto.

Invece, accade il contrario. Non si perde così solo una occasione per comunicare con efficacia un brand, si fallisce l’obiettivo solo all’apparenza secondario, di bucare la bolla del calcetto a cinque.

Non siete convinti? Eppure funziona dal 455 avanti cristo. Avete vagamente in mente l’immagine del Discobolo? La scultura di Mirone. Il discobolo, l’attrezzo specifico è situato in alto a sinistra dell’intera scultura. Il primo piano c’è la figura dell’atleta in tutta il suo vigoroso splendore.

Quella statua rappresenta lo sport come nessuna altra immagine al mondo. È associata alle Olimpiadi indissolubilmente. Rappresenta il bello, poi lo sport. Anche se Cicerone non pensava che fosse così straordinaria, tanto da preferirgli le opere di Policleto.

Nel più casereccio calcio a 5 sebbene non esista un mercato di massa per i prodotti sportivi questo non dovrebbe tramutarsi in un abbandono della comunicazione dei brand alla occasionalità. I buoni esempi sono tutti intorno a noi, dalla pallamano al lacrosse.

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