World Dancing League su Sky Sport

Una delle vulgate più diffuse al vertice agonistico del futsal italiano è quella che considera un “successo” essere ospiti paganti del palinsesto di Sky Sport. Un sinonimo della popolarità della disciplina, del suo appeal e del suo “indiscutibile” fascino verso il pubblico.

Virgolettati a parte, si finge nell’ambiente anche ignoranza circa le condizioni che hanno reso possibile  l’approdo nella programmazione del canale all sports: l’assenza del calcio di Serie A, maschile ovviamente.

Ieri ha debuttato ufficialmente nella medesima emittente la World Dancing League con il suo Sardinia Challenge. Il ballo, agonistico. Il ballo, ballo… Sicuramente disciplina altamente agonistica e spettacolare. Non è l’aspetto fisiologico della competizione e il suo rapporto con il calcetto ad essere davvero interessante ma la relativa narrativa sportiva.

Con un ardito sillogismo nel calcetto a cinque s’è sempre sostenuto che essere presenti su Sky Sport è un successo, il futsal è su Sky Sport quindi il futsal è di successo. Utilizzando male lo stesso ragionamento concatenato si potrebbe sostenere che lo è anche il ballo agonistico. Ora sicuramente pioveranno fior di sponsor sulle squadre di ballo.

L’esposizione in realtà è l’ultima fase della produzione, quando un prodotto raggiunge il pubblico e si colloca sugli scaffali a monte, si sono già realizzati tutti i passaggi necessari a renderlo appetibile per un possibile cliente.

In molti degli sport amatoriali, dilettantistici avviene esattamente il contrario. S’offre ad un mercato estremamente saturo un prodotto del tutto anonimo e perfettamente sostituibile con mille altri, attendendo poi l’arrivo di frotte di nuovi appassionati semplicemente perché in un gruppo profondamente autoreferenziale si condivide un certo sentiment.

Invece di coltivare la propria nicchia si catapulta un prodotto in un contesto ferocemente competitivo e affollato sicuri d’un immediato successo. Un po’ come decidere di vendere a New York gli arrosticini per strada pensando che basti per diventare il nuovo Gordon Ramsey. Non accade così, siete solo uno delle centinaia di migliaia di ambulanti nella Grande Mela.

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