Il Far West s’è fermato delle parti di Cerveteri, un po’ come ad Eboli s’è fermato Cristo, almeno nell’opera letteraria di Carlo Levi. Sicuramente i lettori di queste pagine digitali non hanno dimenticato il video della rissa dopo il pareggio del FB5 contro la Coppa D’Oro scatenato dal portiere della squadra di casa. Serie C femmile, Lazio.
Il giudice sportivo ricostruisce così l’accaduto:
al 28º del secondo tempo dopo la segnatura di una rete, il portiere della Soc. VM CERVETERI COPPA D’ORO, BUONA EMANUELA percorreva tutto il terreno di gioco per scagliarsi verso la panchina avversaria. In tale frangente colpiva violentemente una calciatrice con entrambe le mani sul retro della testa facendola cadere a terra e subito si gettava su un’altra avversaria afferrandola al collo con la mano e con l’altra mano le tirava con forza i capelli, facendola cadere rovinosamente a terra provocandole un forte trauma al volto.
– in conseguenza a tale episodio si originava una zuffa tra componenti di entrambe le squadre sia all’interno che all’esterno del recinto di gioco senza che tuttavia ci fossero altri contatti fisici.
– nel contesto l’arbitro considerava altresì espulso l’allenatore SILVI MAURIZIO (Soc. VM CERVETERI COPPA D’ORO) e la calciatrice TANTARI FEDERICA (Soc. VM CERVETERI COPPA D’ORO) per comportamento irrispettoso nei suoi confronti.
– l’arbitro al fine nel tentativo di riprendere la gara, invitava il capitano e il vice capitano della Soc. VM CERVETERI COPPA D’ORO, la calciatrice LA ROSA ARLENA e PRO TIZIANA, a far allontanare dal terreno CU C5 65 di gioco i tesserati precedentemente espulsi, senza ottenere la doverosa collaborazione, considerato pertanto espulse le suddette calciatrici;
Questi sono i fatti e non sono in discussione.
Capita di sbagliare, d’avere un momento di assenza di lucidità, di cognizione. Non esiste però alcuna giustificazione alla rissa scatenata. Fosse anche un gesto irriverente ed offensivo dell’avversario. “Mi sono pentita subito”, davvero e non nei 30 metri tra la porta e la prima spinta violenta ad un’avversaria. Probabilmente alcune volte basta un “ho sbagliato” semplice e diretto, aggiungendo un “mi scuso con tutti”.
Il portiere della Coppa D’Oro avrà due mesi per riflettere sulla sua scelta di rispondere con la violenza fisica a qualsivoglia offesa abbia percepito. Il giudice sportivo l’ha fermata fino al 31 Dicembre 2023. La sua squadra è stata sanzionata con la perdita della gara 0-6, 200 euro di multa e squalifiche per una gara per il suo allenatore e tre giocatrici.
Il futsal non è diverso dal calcio anche se vorrebbe disperatamente esserlo. Episodi tristi come questo sono accaduti in passato e accadranno ancora. Ne sono accadute in diretta Fox Sports, Sky Sports e ci sono state zuffe perfino in UEFA Futsal Champions League. Non è la reazione emotiva e scomposta che vorrei sottolineare. Quella è perfettamente umana. È l’inesistente superiorità morale di una disciplina che ha tutte le caratteristiche del cugino maggiore, anche se non vorrebbe.