India – Pakistan di cricket

Si è giocata due giorni fa al Narendra Modi Stadium di Ahmedabad in India, uno degli incontri più caldi del panorama sportivo planetario. Valevole come terzo incontro della Men’s Cricket World Cup 2023, la partita ha infranto il record di spettatori contemporanei per un incontro in streaming di cricket: trentacinque milioni.

Nota a margine. India e Pakistan rivendicano il controllo del territorio del Kashmir che dal 1948 è diviso da una Linea di Controllo sulla quale da allora si fronteggiano le forze armate delle due nazioni. La contesa per la regione tra il 1960 e il 1962 ha visto anche la Cina come attore interessato al territorio. Tuttora gli incidenti di frontiera, scambio di colpi d’artiglieria, duelli aerei e imboscate, punteggiano la narrazione militare dell’area. Fine nota a margine.

Non è quindi solo una partita. Se non bastassero le frizioni territoriali, a dividere i due popoli c’è anche una profonda divergenza religiosa. Domenica 15 Ottobre, dagli spalti del Narendra i tifosi di casa hanno intonato un canto che recita più o meno: “Jai Shri Ram [Lode a Signore Ram]” profondamente denigratorio nei confronti dei pakistani musulmani.

I tifosi dei “Man in Blue”, il soprannome della squadra indiana di cricket, avranno pensato che la terza umiliazione di fila sul campo degli odiati avversari non fosse abbastanza. Nel dubbio che 110.000 persone che urlano non avessero comunicato con efficacia il messaggio ai giocatori ospiti, i più facinorosi si sono accalcati intorno al tunnel che porta negli spogliatoi così da consegnarlo più da vicino.

Qualche anno or sono, in una piccola cittadina nell’entroterra della mia città, si disputava un India – Pakistan di cricket in un parco locale. Le autorità furono costrette a vietare l’assembramento in luogo pubblico. A seguito dell’ennesima rissa a colpi di mazza da cricket e bottiglie aveva richiesto l’intervento delle forze dell’ordine per separare le tue comunità.

Forse il cricket non è il “best sport on earth”. Sicuramente è uno di quelli con il seguito più vicino a quello della Stella Rossa di Belgrado che alla nobiltà inglese di fine novecento. Una disciplina sportiva che solo in India conta 26 stadi dedicati con capienze da far impallidire gli stadi di calcio italiani.

Il cricket è uno sport con miliardi di appassionati, radicato in territori tra i più diversi tra loro. È divenuto di recente sport olimpico, perché le Olimpiadi hanno bisogno del cricket e dei suoi spettatori e non viceversa. Non so bene quanto la visceralità dei tifosi di cricket si adatti allo spirito olimpico ma questo è un problema d’ordine pubblico e non sportivo.

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