La Divisione Calcio a 5 vara il campionato amatori. CIA, non Central Intelligence Agency ma più semplicemente l’esordiente competizione indirizzata alla base del calcio a 5. A fare probabilmente da congiunzione con quella miriade di giocatori del giovedì sera, almeno quelli che non si sono convertiti già al padel.
L’annuncio attraverso una nota stampa ufficiale. Asciutta informativa sull’ultima iniziativa sociale di questa governance decisamente movimentista. Scopriremo nei prossimi mesi come sarà strutturata, come intende coinvolgere una base che non è a conoscenza dell’esistenza del movimento del futsal italiano.
Avrà certamente una concorrenza agguerrita e già radicata sul territorio, la CIA. Dalla Lega di Calcio a 8, ai campionati CSI, fino all’avversario più temibile di tutti, il padel. Le domande in questo momento sono certamente più delle risposte, per quelle sarà necessario attendere un regolamento, almeno. Delle norme organizzative se non altro.
Immagino non sarà accessibile a chi è già tesserato nella Divisione Calcio a 5. L’iniziativa non può che avere lo scopo meno sociale di incrementare il numero dei tesserati. Il campionato amatori avrà anche una sua dimensione femminile, qui trovare le tesserate sarà un’impresa capace, se portata a termine, di far sembrare la quinta fatica di Ercole, un lavoretto facile.
Certo le recenti rotonde goleade in Coppa della Divisione hanno un po’ quel sapore di amatoriale, quel retrogusto da birra dopo il calcetto. A guardare certe serie minori non mancano certo gli amatori, anche nell’accezione di innamorati della disciplina. Non bisogna dimenticare però che proprio uno dei pilastri di base dell’ormai famigerato e anche un po’ datato progetto portoghese per il futsal consisteva nell’attivare la sua base, quella che non era già inquadrata.
La categoria sportiva degli amatori è stata fonte di successo per tantissime discipline a carattere sociale, dalle bocce alle freccette. Rappresenta quella terra di mezzo tra i praticanti agonisti e gli occasionali. Potrebbero se non gonfiare i numeri dei tesserati avvicinare questi praticanti saltuari almeno agli spalti dei palazzetti.