Ricordate l’obiettivo Olimpiadi per il calcio a 5 che s’era prefissata questa governance come la precedente? Come se avesse davvero influenza su CIO, il comitato olimpico internazionale. Però qualcuno quell’influenza sembra averla, la National Football League.
Alle Olimpiadi di Los Angeles nel 2028 esordirà come disciplina olimpica il Flag Football. Una versione senza contatto di uno degli sport più seguiti del pianeta, l’american football. Tra le nuove discipline ammesse a LA2028 anche il cricket, il baseball/softball, il lacrosse e lo squash. Ma se per i primi tre si tratta di un ritorno, dopo le esperienze in chiave olimpica già vissute in passato, per squash e flag sarà un debutto assoluto.
Lacrosse e Cricket, quest’ultimo soprattutto, hanno un seguito di pubblico. Nel caso del cricket enorme. Dal Sudafrica al Bangladesh, il cricket non è solo uno sport, è un fenomeno sociale. Che torni il baseball è anche doveroso così come per la sua versione al femminile. Ma davvero lo squash vale più del calcetto, futsal?
Probabilmente si, visto che il peso specifico degli interessi che l’hanno spinto sotto i cinque cerchi ha superato quello del calcio a 5. Il flag football? Alzi la mano chi al di fuori della larga cerchia di appassionati lo conosceva prima. Com’è arrivata allora questa disciplina a guadagnarsi un posto alle Olimpiadi? Con il denario della NFL, con la sua enorme macchina di marketing.
Non per merito di Malagò o dei burocrati sportivi di questa o di quella nazione. Le ampie possibilità di spesa e la rilevanza della National Football League hanno spinto i membri del comitato olimpico internazionale, sempre molti sensibili al fascino del dollaro anzi al plurale dei dollari, ad estendere l’invito al flag football.
Il calcio a 5, muto. Pensate il flag football ha un mondiale, al maschile quanto al femminile, lo sapevate? No. Non ha una Champions League ma ha un Campionato Europeo, non mi risultato però abbia un Sudamericano. Ma il flag sarà a Los Angeles tra cinque anni. Cinque non cinquanta.
