Caffè Corretto – Siamo sola alla seconda

Non alla seconda birra, solo alla seconda giornata di campionato della Serie A femminile di futsal. Presto per stilare classifiche e valutare una finale di stagione che è lungi dall’arrivare. Come è solita ripetere una grande ex giocatrice ora tecnico di categoria: “la stagione (di futsal) inizia ad Aprile”.

Forse la cosa migliore di questa domenica è la peroni gelata, di fantozziana memoria, a 3 euro del PalaRoma, che con il suo scintillante e rinnovato parquet sembra tornato ai fasti di quando l’acerrima e anche velenosa rivalità tra il Pescara degli Iannascoli e l’Acqua e Sapone dei Barbarossa riempivano gli spalti. Alcune delle facce oggi a bordocampo nel femminile, qui nel palazzetto all’uscita dell’Asse Attrezzato, ricordo d’averle viste nel maschile.

Tre partite dal vivo, la sensazione che questa stagione non sarà molto diversa da quelle che l’anno preceduta. Ci sono squadre attrezzate per vincere, altre equipaggiate per la categoria e qualcuna che prova a restarci, a fatica. Spesso basta una sola immagine a raccontare una differenza, quella fisica che c’è nelle gambe delle giocatrici di un team di “professioniste” rispetto ad una club più ad indirizzo sociale. Sociale, lo ricordo è parola cara al presidente Bergamini quando parla di futsal.

L’unica vera novità di questo battito di ciglia di stagione al femminile è Vitoria Lanziloti. Sempre a segno nelle partite disputate e contro difese almeno nelle prime due sicuramente di livello. Nella speranza di veder spuntare altri nuovi volti, nell’altra metà del cielo sportivo del futsal si disputa la Coppa della Divisione riservata agli Under 23.

Riservata ma non davvero, non solo. A rifletterci poi bene, osservando i risultati viene da chiedersi se under 23 vuol dire che se non fai almeno 23 gol la partita non è valida oppure è solo riferito genericamente all’età massima dei partecipanti al gioco. Ma se questa seconda condizione è quella più veritiera, cosa ci fanno a roster dei quasi cinquantenni?

La Coppa della Divisione ha già sortito il suo primo risultato. Stabile che questo non è uno sport per giovani, almeno per giovani capaci di praticarlo. Forse potrebbe essere una buona idea, introdurre la manifesta inferiorità, come condizione per terminare le partite, come accade nel baseball e nel softball. Uno potrebbe gettare una plateale spugna, di solito è un asciugamano, per interrompere l’incontro e pensate non c’è nemmeno bisogno che sia intriso di sangue come accade nella boxe.

Domenica che sul video ha visto il Derby della Mole e un Napoli – Fiorentina, entrambe su DAZN alle quali SkySport ha opposto il volley femminile di Serie A. Un bagno di sangue per gli ascolti del colosso di Murdoch, Lachan visto che Rupert è finalmente andato in pensione. Surclassato perfino da Amici che nel pomeriggio ha raccolto 2.810.000 spettatori (24.1%) e in serata è stata la fiction Rai a rastrellare 2.876.000 spettatori pari al 18% di share. Questi sono numeri che indicano gli ascolti medi, non il totale delle views.

Per offrire un termine di paragone Italia – Spagna di futsal maschile fa in media 400 spettatori online e si tratta d’un incontro di cartello. Mi pare evidente che siamo di fronte ad un non prodotto. Fossero anche mille, diecimila, esageriamo, centomila, non sarebbero sufficienti per una piattaforma tradizionale. Discorso ovviamente diverso per gli OTT digitali. Quattrocento sono un pubblico sul web, sostenibile? Difficile con i costi del futsal.

Vi lascio con una domanda, alla quale probabilmente è complesso anche trovare una risposta. Esattamente il futsal cosa vende al suo pubblico? Perché prima di trovare qualcuno a cui vendere un biglietto bisognerebbe capire cosa si acquista con quel tagliando.
Ma forse queste sono: “Una serie di emozioni da evitare, forse è meglio se parliamo di università o della Serie A”. Tanto siamo solo alla seconda di campionato.

Total
0
Shares
Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Related Posts