Il Ritorno di Vanessa Pereira a Molfetta

Come in ogni nuova stagione, sorge spontanea la domanda se riuscirà a emergere un nuovo talento, una giocatrice capace di accendere la passione dei tifosi e degli appassionati del settore. Nel lontano 2011, giunse al Sinnai una giovane stella proveniente dal Brasile, Lucileia Renner Minuzzo. In soli due anni, riuscì a conquistare una Coppa Italia in terra sarda, siglando una doppietta nel 3-2 contro le giocatrici dello Statte dalla Puglia.

Negli anni, sono affiorate atlete perfettamente sconosciute, poiché all’epoca non disponevamo delle informazioni immediate che oggi troviamo su Google. Molte di loro provenivano dal Sud America, in particolare dal Brasile. Lucileia, Taty, Gimena Blanco, Ana Carolina Sestari, Renata Adamatti: tutte scommesse vincenti. Tuttavia, non posso dimenticare una di loro, una giocatrice che ieri ha debuttato per la terza volta nel campionato italiano.

Nel corso della partita, ha tirato 14 volte in porta, colpendo un palo, fornendo un assist e servendo ben 5 palloni gol alle sue compagne. Inoltre, ha effettuato 4 chiusure difensive. È vero che ha perso 6 palloni, ma non riesco a fornire il numero esatto di passaggi completati, che si aggirava intorno a 597 o 599. Chiedo scusa, ho dimenticato di menzionare che, in mezzo a tutto questo, ha segnato ben due gol, il secondo dei quali direttamente dalla sua area.

Vanessa è stata un’altra scommessa vincente dell’allora Ichnusa Sinnai, che l’ha portata in Italia per la prima volta nel 2015. In due anni, ha disputato 48 partite e ha segnato 92 gol, contribuendo a una storica finale nel 2017. Purtroppo persa 4-1 contro le Galacticos dell’Olimpus Roma. Successivamente, ha giocato per il Pescara. A causa di problemi societari, si è trasferita in Spagna, al Jimbee Roldan, dove a sole 12 giornate dalla fine del campionato ha realizzato 4 gol decisivi, consegnando lo scudetto alla squadra della provincia di Murcia.

L’anno seguente è tornata in Italia, giocando per la Ternana e la Lazio, prima di ascoltare il suo cuore e ritornare in Brasile, dove ha vestito la maglia del Taboão Magnus e poi delle Leoas da Serra. Ora ha scelto di fare nuovamente ritorno in Italia, precisamente a Molfetta, dove la squadra è chiamata quest’anno a fare un salto di qualità significativo.

Ho avuto la fortuna di assistere alla partita della Nazionale brasiliana contro la Spagna, e Vanessa ha segnato nella seconda metà del match. Negli ultimi anni, ha cambiato il suo ruolo sul campo, diventando una maestra nell’arte di cucire il gioco delle sue squadre con ago e filo. Possiede una visione del gioco straordinaria, creando opportunità dove un istante prima sembrava non esistesse nulla. I suoi assist potrebbero illuminare anche le zone più oscure del pianeta, e bisogna stare attenti a non lasciare la porta sguarnita, poiché è diventata un cecchino infallibile. Nel Brasile, già la rimpiangono.

Inoltre, nel corso della sua carriera, ha vinto mondiali, Coppe America e un Gran Prix. È stata eletta tre volte miglior giocatrice del mondo, ma questo è solo un dettaglio. A Molfetta, i tifosi sognano già e cantano al ritmo dell’amore e della capoeira: “Due sette sulla schiena, non viene da Madeira, è una samba brasileira, è Vanessa Pereira”.

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