C’è doping e DOPING

Recentissima la positività ad un controllo antidoping di Diego Cavinato, in forza allo Sporting Lisbona di futsal. Molto più simile però a quelle di Pogba e Palomino, piuttosto che ad una fraudolenta scelta farmaceutica.

Ribadiamo e chiariamo subito un concetto: gli atleti che scelgono di affidarsi a farmaci lo fanno sottoponendosi ad una tabella di somministrazioni. Funzionale ad aumentare la loro capacità di sopportare i carichi di allenamento. Finalizzata anche ad evitare di risultare positivi ad un controllo anti-doping.

Inoltre la sofisticazione delle sostanze ha raggiunto un livello tale da aver reso impossibile la rilevazione della sostanza dopante. Ci si affida così alla rilevazion della presenza dei metaboliti generati. Insomma l’antidoping è almeno due passi indietro rispetto alla chimica e quindi solo gli ingenui e gli sciocchi finiscono nelle maglie della WADA.

Diego Cavinato ha assunto un farmaco che lo aiutasse a perdere peso. Questo conteneva una sostanza i cui metaboliti lo hanno fatto risultare positivo al controllo antidoping. Assunzione incauta, due anni di squalifica probabilmente anche meno ed è pronto per il campionato italiano. L’età sarà quella giusta.

In una ristretta e ortodossa interpretazione della definizione “alterare la prestazione sportiva”, in molti includono anche le soluzioni endovena per reintegrare i liquidi più in fretta. Pensate c’è finito anche il vicks vaporub. Quando una telecamera negli spogliatoi riprese un secchio della vernice di quella sostanza blu. Con la quale veniva cosparsi atleti che non avevano alcuna difficoltà a respirare.

Quindi in quella visione teologica del doping, se prendi un farmaco per perdere peso in qualche modo alteri la tua possibile prestazione sportiva. Nella stessa misura in cui il toradol ti permette di giocare con una caviglia disastrata.

La ricerca del vantaggio competitivo, qualsiasi forma abbia è la principale ragione che induce atleti anche affermati a cercare quella soluzione che permetta loro d’assorbire meglio la fatica, di allenarsi di più. Andare più forte è un mantra difficile da sradicare dalla mente degli agonisti.

Stupidità o illegalità? Vi lascio con una battuta dal film The Big Short: “Tell me the difference between stupid and illegal and I’ll have my wife’s brother arrested”.

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