C’è un nuovo sceriffo in città. Così spesso esordivano i protagonisti di tanti spaghetti western. Nella Serie A di futsal femminile, dopo gli anni del triplete del presidente Bramucci, a lui succede il presidente Intini. La sua squadra come lo era stata quella marchigiana sono padrone assolute della stagione passata e futura. A lui la stella o la corona dipende dal genere cinematografico che preferite.
Non erano certo necessari i quaranta minuti di Mola di Bari per certificare un dominio che è tutto, tranne inaspettato. I giocatori che compongono le rotazioni di mister Marzuoli sono da anni ai vertici del futsal e non solo quello italiano, a giocatori di larga esperienza ne è stata aggiunta altra. Dentro Tampa e Grieco.
La festa davanti al pubblico di casa, al di fuori della facile retorica, era quantomeno attesa con una buona dose di fiducia. Gli investimenti sono stati importanti e il fervido bacino dello Stato di Santa Catarina, raramente tradisce in quanto a produzione di talento vincente brasiliano al femminile.
Una già giovane compagine lombarda ha diviso il campo con le più accreditate avversarie per larga parte del primo tempo. Il pasticcio difensivo sul primo gol delle avversarie e poi l’espulsione di Vanelli hanno messo fine allo spettacolo e generato, complice il portiere di movimento, l’ampio e meritato risultato finale a favore delle avversarie.
Le lombarde sono addirittura più giovani dello scorso anno. Via Tardelli e arrivata Polloni. Sugli scudi con una prova da giocatore maturo, subito alla prima da titolare in una finale di Supercoppa. Via Maite e dentro altra gioventù varia. Ero curiosissimo di osservare dal vivo Lanziloti, confesso che il cognome continuo a copiarlo e incollarlo perché lo storpio senza ragione apparente.
Vitoria, me la cavo meglio con il nome, a punteggio largamente acquisito a favore delle avversarie arriva in un disperato recupero su Grieco lanciata a rete. Scivolata che prende in pieno il pallone ma l’impeto travolge la giocatrice avversaria. Non è l’intervento difensivo ad avermi colpito. Lei si alza e guarda in direzione del punto d’impatto con uno sguardo severo. Ora sono perfettamente cosciente di osservare avvenimenti del tutto ininfluenti, d’innamorarmi di donne che mi deluderanno e d’emozionarmi per qualcosa che percepisco solo io. Però tant’è quell’intervento di Vitoria è valsa la trasferta, lunga.
Il piglio da giocatore maturo di Luiza è una di quelle piccole ma significative differenze e avrei voluto poter ammirare di più il dinamismo di Gaby se non avesse lasciato tracimare la sua foga dentro a due cartellini gialli. Se Zoe m’è sembrata l’ombra della ragazzina terribile della scorsa stagione, non ho mai nemmeno visto Madaleine mancare così tante volte la porta con una conclusione a rete.
La stagione al fischio finale riparte esattamente com’era terminata quella appena conclusa. Coriandoli e festa della squadra che il presidente Intini, a lungo acclamato a fine partita ha assemblato con il chiaro intento di ripetersi. Nel tentativo di realizzare la parte più difficile di un percorso sportivo: continuare a vincere.