Rubiales, bugiardo patologico

Ottanta giocatrici spagnole comprese le 23 che hanno partecipato alla spedizione vittoriosa in Australia e Nuova Zelanda, hanno ufficialmente rinunciato alla convocazione con la nazionale spagnola di calcio. Venticinque giocatori della nazionale maschile hanno espresso la loro difficoltà a partecipare a futuri raduni della Roja.

Questo il primo effetto del “No voy a dimitir” di Luis Rubiales. Il presidente della RFEF questa mattina è addirittura passato al contrattacco, nonostante la manifestazione di solidarietà verso le giocatrici della nazionale spagnola siano diventate planetarie. Rubiales chiaramente  primo di ogni dirittura morale quest’oggi ha fatto pubblicare una nota sul sito ufficiale della federazione spagnola di calcio.

Nel quale non sono afferma che la Hermoso mente riguardo al bacio. Ma promuove misure disciplinari contro tutti i giocatori che si rifiuteranno di rispondere alle convocazioni. Nello stesso comunicato la RFEF annuncia che intraprenderà tutte le azioni legali necessarie a tutelare l’onorabilità, esattamente così, del suo presidente.

Luis Rubiales, divorziato con tre figlie non è nuovo agli scandali. Nel 2018 ha avuto una relazione con la modella Brigit Tenorio. Le lo ha poi accusato di frugare nelle sue parti intime durante le occasioni ufficiali. La stessa Tenorio è stata segretaria della AFE (l’associazione calciatori spagnoli) insediata in quella posizione dal Rubiales. 

Il presidente della RFEF non è estraneo nemmeno alla menzogna seriale. Roberta Lobeira, una delle giovani pittrici iberiche più apprezzate del momento, s’incontra con Rubiales nel suo studio newyorkese. Cosa c’è di strano, dov’è la menzogna? Rubiales dichiarò che si trovava negli Stati Uniti per un meeting con i dirigenti della Major League Soccer. Quando la foto dei due apparve sul profilo Instagram di lei, lui dichiarò alla stampa che si trattava “di un tentativo d’assassinio sociale.”

Vi suona familiare questa espressione? Bene. È la stessa cha ha usato nei riguardi delle affermazioni della Hermoso, che mente quando dice che lui l’ha baciata e che lei si è sentita a disagio. Perché lui ha dei fatti alternativi. Lei vuole essere baciata, salvo poi dichiarare che si tratta di un bacio innocente, come quello che potrebbe indirizzare alle sue figlie. Su quest’ultima affermazione potremmo sollevare edipici dubbi.

Tamara Ramos è solo l’ultima delle donne che oggi si sono fatte avanti per raccontare le loro umilianti esperienze di lavoro alle dipendenze di Rubiales nella sua lunga carriera da quadro dirigenziale nella RFEF. Nonostante questo, se domani ci fosse una elezione e l’attuale presidente si ricandidasse: vincerebbe. Così alcune fonti anonime hanno ribadito al quotidiano spagnolo El Mundo.

Le ore di Rubiales sembrano però contate. El Pais riporta le parole del ministro dello sport Miquel Aceta che dall’India dove si trova impegnato in un viaggio istituzionale ha dichiarato: “per quello che dipende da noi, queste sono le ultime ore di Rubiales”. L’immagine della Spagna è irrimediabilmente danneggiata da questo decisa svolta machista che ha visto il presidente della RFEF paladino di una retro cultura che sembrava spazzata via.

Tuttavia le armi legislative del governo spagnolo sono limitate al ricorso al tribunale amministrativo spagnolo, poiché come accade in molti paesi europei il governo politico del paese non ha alcun controllo su quello sportivo. Vi lascio però con una domanda. Se Rubiales è così sicuro della sua innocenza, perché nelle ore immediatamente successive alla diffusione del video del bacio ha scritto alla Hermoso chiedendole di ritrattare tutto: “è in gioco il mio posto di lavoro, fallo per le mie figlie”?

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