Mondiale Femminile 2023: Record e Prospettive di Crescita

Vale la pena prendere in considerazione il recentemente torneo mondiale femminile di calcio, concluso con la Spagna, guidata dall’allenatore Jorge Vilda, capace di arrivare ad un successo che nessuno pronosticava alla vigilia.

Per Vilda, questo segna la chiusura di un ambizioso percorso iniziato con vittorie ottenute con la Spagna Under 17. Ulteriormente impreziosito dal riconoscimento come Allenatore FIFA dell’Anno, ricevuto per due volte.

È importante notare che l’ultimo campionato mondiale disputato in Nuova Zelanda e Australia ha stabilito una serie di nuovi record rispetto alle edizioni precedenti. Questo torneo ha ricevuto un investimento particolare da parte della FIFA, soprattutto da parte del presidente Infantino.

Infantino stesso ha descritto l’evento come “la più grande e migliore Coppa del Mondo femminile, generando ricavi superiori a 570 milioni di dollari”. Questo costituisce un record assoluto per il calcio femminile.

Questo significativo importo ha consentito alla FIFA di coprire le spese considerevoli sostenute per l’organizzazione del torneo.

L’equilibrio finanziario era una priorità per Infantino, che ha sottolineato il successo della sua decisione: “Non solo non abbiamo registrato perdite, ma questo è stato il secondo evento sportivo con il maggior introito globale, escludendo naturalmente la Coppa del Mondo maschile. Questo dimostra che la nostra strategia non era così sbagliata, anche se dobbiamo certamente fare ancora meglio. Ma siamo sulla strada giusta”.

Un elemento significativo per capire meglio il panorama del calcio femminile è la differenza tra la vendita dei biglietti nei due paesi ospitanti. Mentre in Australia i biglietti sono stati molto richiesti, la situazione è risultata diversa per le partite giocate in Nuova Zelanda. Hanno inciso su questo vari fattori:

In ogni caso, per quanto riguarda la presenza negli stadi, l’edizione del 2023 in Australia e Nuova Zelanda ha superato quella del 2019 in Francia, stabilendo vari nuovi record e diventando l’edizione con il maggior numero di spettatori presenti negli stadi. Inoltre, è necessario menzionare l’audience televisiva.

Prendiamo ad esempio l’Italia. L’accordo per la trasmissione delle partite raggiunto all’ultimo minuto, dopo settimane di discussioni riguardo alle offerte limitate presentate dai broadcaster alla FIFA, non ha aiutato. Alla fine, è stata la Rai a trasmettere in diretta l’evento.

Tuttavia, nemmeno la trasmissione in chiaro ha contribuito positivamente. In Italia, a causa degli orari delle partite e delle deludenti prestazioni della squadra italiana (eliminata nella fase a gironi), gli ascolti sono stati deludenti. Il picco di spettatori è stato di 1.007.000 durante la partita tra Svezia e Italia.

La Gran Bretagna, invece, ha registrato ascolti notevolmente elevati. Un riflesso dell’interesse del paese nel calcio femminile. La finale tra Inghilterra e Spagna è stata seguita da 12 milioni di spettatori su BBC One, con altri 3,9 milioni di utenti collegati su BBC iPlayer e altre piattaforme. Complessivamente, ben 21,2 milioni di persone hanno seguito il torneo attraverso la copertura televisiva della BBC.

Per comprendere l’importanza di questi dati, dobbiamo sottolinare che l’Inghilterra contro la Spagna è stato il secondo evento televisivo più seguito dalla BBC nel 2023, dopo l’incoronazione di Re Carlo III a maggio. In Spagna, la partita ha ottenuto uno share del 65%, il più alto mai registrato nel paese per una partita di calcio femminile.

Tuttavia, il calcio femminile rimane distante da quello maschile. I divari tra i due sono ancora significativi: in termini di premi, ascolti e ricavi, i numeri sono in proporzione 3 a 1. La FIFA sta lavorando per colmare questa distanza. Risultati al momento sono favoreboli. Gli ottimi numeri registrati durante i Mondiali del 2019 in Francia sono stati ulteriormente migliorati.

Sebbene il divario tra calcio maschile e femminile sia ancora notevole, forse non dovremmo focalizzarci troppo sull’effettuare paragoni costanti. Questa ossessione potrebbe rallentare il naturale progresso del calcio femminile, che al momento sta attraversando una fase di crescita competitiva.

Exit mobile version