Caffè Corretto – Vilda è Campione del Mondo

Jorge Vilda ha avuto ragione, le firmatarie della lettera che chiedeva le sue dimissioni da Commissario Tecnico della Spagna femminile, no. La prima Coppa del Mondo femminile delle Furie Rosse si traduce in un momento. Dieci minuti dalla fine del tempo regolamentare, ad Alexia Putellas due volte vincitrice del Pallone d’Oro, quello vero di France Football, viene concesso uno scampolo di partita.

Sua la firma più importante su quella disgraziata lettera che fu inviata a Marca prima che alla RFEF. Che il gol decisivo arrivi da Olga Carmona, 23 anni, non è nemmeno un caso. È la nuova generazione spagnola che avanza. Non la migliore in assoluto ma quella capace di compattarsi nel mezzo delle peggiori difficoltà.

Che l’atmosfera intorno al calcio femminile spagnolo non sia salubre lo dimostra anche lo scandolo che sta destando, ne ha parlato perfino CNN, il bacio sulle labbra del presidente della RFEF Luis Rubiales alla veterana delle furie rosse Jennifer Hermoso, durante la cerimonia di premiazione.

L’Inghilterra femminile mostra ancora una volta, di essere abilissima a fallire le occasioni decisive. Male comune a molte grandi squadre, ma il movimento femminile in Gran Bretagna gode globalmente di ottima salute.

Quello italiano? No. La Sampdoria Women a meno di un mese dall’inizio del campionato di Serie A, non ha ancora convocato la rosa disponibile per l’inizio dell’attività. Le giocatrici sono senza alloggi né retribuzione. Nonostante la nuova proprietà Radrizzani, il calcio femminile resta marginale. Calcio a 5, vi suona familiare?

Situazione così precaria da indurre la Cairo Communication ha rinunciare alla gara per la trasmissione in chiaro delle gare, sia a quella per gli incontri in paytv. Un pacchetto che la FIGC stimava valere circa 740 milioni di euro in caso di unico assegnatario. Il gruppo editoriale del presidente del Torino Calcio ha preferito virare sui diritti del Saudi League.

Sarà quindi Rai Sport a trasmettere una partita in chiaro a settimana della Serie A Femminile per 230 mila euro. Questa l’entità della offerta presentata da Viale Mazzini. Al netto della basicità del livello tecnologico impiegato per trasmettere l’incontro.

Una cifra quella sborsata per la Serie A Femminile che dovrebbe indurre ad una seria riflessione quelli che ancora pensano che il calcio a 5 possa avere un valore d’acquisto. La Serie A femminile può contare sui brand dei grandi club di calcio maschile ed è ceduta per il costo di una stagione d’alto livello in Serie A di calcio a 5 femminile.

Quale valore può avere il calcio a cinque? Uno sport eternamente in deroga e in attesa d’un ricorso se quello è il costo che Rai Sport ritiene congruo per una intera stagione? Diciotto partite di Serie A femminile, dodicimila settecento euro a partita. Ecco il costo unitario, il valore di una partita di Serie A donne.

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