Non in Italia. In nessun modo, ambito o settore il Bel Paese registra una crescita industriale, un incremento di valore. Lo sport però non lo si confina facilmente all’interno di confini geografici segnati da guerre e decisioni politiche. Lo sport è un volano transnazionale capace d’abbracciare tutti i continenti.
Se vi dicessi: nell’anno appena trascorso le leghe sportive femminili avevano a livello mondiale un valore collettivo di 32 miliardi di dollari ma attualmente si trovano con un passivo di 8 miliardi di dollari. Bene, questa affermazione non corrisponde alla realtà. Ma anche se fosse vera, verrebbe da porre delle domande sull’investimento fatto, giusto?
Le cifre menzionate appartengono in realtà all’ambito del mercato delle criptovalute – un settore notoriamente volatile, ma che sembra comunque ricevere investimenti con una fede che manca allo sport femminile. Se esaminiamo la storia recente del mondo tecnologico, troveremo: crolli di mercato, liquidazioni e perdite. I trader di criptovalute hanno subito perdite per 320 milioni di dollari a seguito di liquidazioni causate dalla causa contro Binance, la quale ha innescato un’imponente caduta del mercato.
Sarà trascinata in giudizio anche Coinbase per aver violato le leggi di protezione degli investitori e per aver agito come borsa valori, broker e agenzia di compensazione non registrata. Do Kwon, CEO di Terraform, è stato arrestato per presunta manipolazione del prezzo di TerraUSD, una stablecoin, cancellando così 60 miliardi di dollari di valore degli investitori.
Tutti questi eventi si sono svolti nell’arco di soli dodici mesi. Se un altro settore avesse sperimentato una simile crisi, se i fondatori delle aziende in cui avevi investito fossero stati arrestati per frode, avreste riconsiderato il vostro approccio all’investimento, vero?
La realtà delle criptovalute è in continua evoluzione e gli asset ad alto rischio trovano il loro spazio. Quando gli investitori allocano i propri fondi, è cruciale aggiungere anche asset più sicuri al proprio portafoglio. Eppure quando si tratta di investire, c’è una certa riluttanza nell’investire nello sport femminile, una riluttanza che rivela una disparità: questo settore offre una soluzione di crescita stabile e a basso rischio.
Certo, lo sport femminile e le criptovalute non si scambiano nello stesso modo. Ma l’abilità di aziende e individui di considerare investimenti ad alto rischio deve essere bilanciata da forze stabilizzatrici che garantiscono una crescita costante. E le leghe, le squadre e i brand legati allo sport femminile continuano ad incrementare il proprio valore monetario.
In un momento di volatilità che coinvolge alcuni dei settori più in vista dell’ambito commerciale e di fronte a un’incertezza economica in corso, investire nello sport femminile quest’anno rappresenta il modo più stabile di bilanciare la situazione. Bisogna solo avere fiducia nello sport femminile, una fiducia che, giustamente, ha dimostrato di meritare costantemente.
Gli elementi che rendono lo sport femminile una potenza da considerare per il proprio portafoglio emergono chiaramente dai numeri.
Una crescita costante sui social media e nell’ambito digitale.
Lo sport femminile sta portando una ventata di freschezza nei mondi dei media sociali e digitali. In altre parole, investendo nello sport femminile si sta scommettendo ancora sul boom digitale. Negli Stati Uniti, il torneo NCAA femminile del 2023 ha generato 177 milioni di impression e un valore sociale di oltre 5 milioni di dollari. Le atlete femminili stanno ottenendo il doppio dell’engagement sociale rispetto ai loro colleghi maschi, nonostante abbiano, in media, meno follower.
Al contrario, il traffico su Twitter/X è in calo dal gennaio, con un decremento del 9,8% degli utenti attivi giornalieri a marzo e una diminuzione del 44% nei volumi giornalieri medi nel secondo trimestre rispetto al primo.
Una strategia di investimento di successo punta a individuare la prossima impresa destinata a decollare, il prossimo elemento in grado di rivoluzionare il mercato. E lo sport femminile sembra proprio essere in grado di farlo.
I maggiori brand iniziano a riorientare gli investimenti, focalizzandoli sul digitale verso un mondo in cui la dinamica positiva cresce costantemente.
Un coinvolgimento crescente da parte dei fan e del pubblico è chiaramente rilevabile. Lo sport femminile e diverse leghe hanno registrato un aumento di coinvolgimento più alto rispetto al 2022. L’utilizzo mensile dell’app WNBA è cresciuto del 147% nell’ultimo anno. La squadra di pallavolo del Nebraska ha addirittura esaurito un intero stadio di calcio, stabilendo un nuovo record con 82.000 spettatori.
È importante sottolineare che i fan dello sport femminile sono più inclini a ricordare, acquistare da e interagire con i marchi che sponsorizzano o collaborano con leghe, squadre e atlete femminili. E quando investi nei fan dello sport femminile, loro sapranno restituirti il favore. La WNBA ha registrato una crescita a doppia cifra nei ricavi delle partnership quest’anno, raggiungendo il massimo valore negli ultimi 27 anni. La Coppa del Mondo femminile del 2023 ha incrementato i premi in denaro a 152 milioni di dollari, triplicando il valore del 2018.
Nel frattempo, Elon Musk ha dichiarato che i ricavi pubblicitari di Twitter/X sono crollati di circa il 50%.
Investire nelle leghe, nelle squadre e nelle atlete dello sport femminile, che sia da parte di aziende, marchi, comunità o altri attori, contribuisce a promuovere l’equità in tutti gli sport. L’audience, la presenza agli eventi, le entrate e la domanda dei fan sono in crescita. I brand che hanno investito in modo anticipato stanno raccogliendo risultati positivi in vari modi. VISA ha visto aumentare del 27 volte le interazioni positive con i fan dello sport femminile grazie alla partnership con la squadra nazionale di calcio femminile degli Stati Uniti. DoorDash (22%), Nike e Budweiser (11 volte) hanno sperimentato un ritorno simile sull’investimento.
Tutto questo ovviamente avviene in un contesto economico e finanziario di professionismo, di utili, ricavi, sostenibilità e investimenti. Nulla a che vedere con il perdurante dilettantismo non solo regolamentare che perdura negli sport al femminile nella terra di santi, poeti e marinai. Marinai come le promesse di alcuni presidenti, investitori o semplici promotori.
Se una parte dell’attività sportiva al femminile è sviluppata come un business, questa è destinata ad attrarre non solo i talenti migliori ma anche gli investimenti. Ampliando le differenze di competitività all’interno della disciplina. Ai molti nostalgici della “passione” ricordo che in nessun esercizio commerciale la “passione” è accettata come valuta. I dollari, gli euro, gli yen e perfino i renminbi, quelli si invece.