Caffè Corretto – In vacanza da cosa

Agosto è quel mese nel quale più spesso mi torna alla mente quel video di Sergio Marchionne, nel quale il compianto manager di FIAT, raccontava che mentre l’azienda perdeva cinque milioni di euro al giorno, nella sede torinese del colosso dell’automobile in pieno agosto, non c’era nessuno.

Erano tutti in ferie. Lui si chiedeva perplesso: “in ferie da cosa?”. Perché in un mondo globalizzato iperconnesso che siamo alla vigilia dell’italianissimo Ferragosto non importa davvero a nessuno. Se tizia o tizio vanno dal vattelappesca superiore al sotterfugio citeriore è solo rumore di fondo. Che si mescola tragicamente a tutto il resto, dannatamente uguale.

Gli attimi di bellezza nel futsal si stagliano spesso con difficoltà dai triviali accadimenti quotidiani. Non s’è nemmeno calciato ufficialmente un pallone nei campionati nazionali di futsal è già c’è chi parte da -1 in classifica, il Benevento. Non è che la Serie B di calcio parte con le X al posto delle squadre sia messa meglio. Però niente: “mal comune, mezzo gaudio”

In serie B di futsal femminile muoverà i primi passi da allenatrice uno dei migliori laterali offensivi spagnoli della precedente generazione: Amparo. Una di quelle donne capaci di smettere con l’agonismo con la nettezza con il quale si taglia un cordone ombelicale. Come se il passato non contasse già più e ci fosse solo un futuro diverso da creare.

Sarà sulla panchina del Centro Storico Montesilvano. Ho già fatto dell’ironia con le ragazze sul nome della squadra, di una cittadina che non ha praticamente storia nel suo centro. Soprattutto sul logo, a pieno titolo nella top ten di quelli diversamente belli. Almeno fino a quando s’è stagliato all’orizzonte il logo di una nuova squadra. Quel logo decisamente entra di prepotenza nella categoria: loghi di squadre diversamente belli.

C’è anche chi ha già presentato la nuova maglia. Bella. Il duomo stilizzato sullo sfondo della maglia ne impreziosisce la trama ed è decisamente ora un oggetto che vale la pena di collezionare e non solo un veicolo sul quale stampare più sponsor possibili.

Proprio in quella cittadina alle porte di Milano nascerà il nuovo stadio del Milan. Un progetto per un impianto da 60mila posti. Allegato alla struttura sportiva ci sarebbe anche un centro commerciale, un parco divertimenti, il museo dei rossoneri e varie attività di ristorazione.

Il calcio si prende tutti gli spazi, senza chiedere permesso. Perché è una macchina da soldi, almeno per quello che comporta il settore immobiliare. Il futsal dovrebbe trovare una strada per inserirsi nella corsa per quelle strutture che inevitabilmente crescono attorno al calcio. Rivendicando piuttosto che una diversità, una contiguità.

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