Riga, la nuova mecca del futsal

Riga, capitale della Lettonia. Un lungo confine con la Russia e uno altrettanto pericoloso con la Bielorussia. Una delle città più a vocazione metropolita dell’ex USSR è divenuta nell’ultimo tempo non solo centro culturale dell’intera area baltica.

L’intera dorsale che corre attraversando Estonia, Lettonia e Lituania è uno delle spine dorsali tecnologiche dell’intera Europa. Regno delle più innovative start up high tech. Pensate è possibile ottenere, unico caso nel vecchio continente la cittadinanza digitale in una di queste nazioni. Tenete a mente queste informazioni, vi torneranno utili più avanti.

Il futsal in Lettonia ruota intorno ai due volte campioni nazionali del Petrow. Nel 2022 la Feldi Eboli che sostituiva il rinunciatario Pesaro nella UEFA Futsal Champions League, gli rifilò un 10-3 che non lascia molti dubbi sulla qualità del roster del club baltico in quella campagna europea.

Al termine di quella stagione nella storia del Petrow entra in scena Aleksandrs Proņins. Il proprietario del club calcistico del Riga, decide d’investire anche nel futsal. Nasce così il Riga Futsal dalle ceneri del Petrow. Proņins è uno di quei miliardari del TECH che assomiglia però più ad ex Specnaz che a Bill Gates.

Proņins è il CEO, l’amministratore delegato di Alphahost. Si tratta di uno dei colossi mondiali nell’offerta di Virtual Machine. Vende, sto semplificando tragicamente, hardware ad alta capacità sul quale far svolgere tutta una serie di attività, dal rendering dei video per il cinema alla gestione delle AI.

Se siete una azienda spesso è più conveniente noleggiare i “super computer” di cui avete bisogno invece di acquistarli. Vi avevo detto che vi tornava utile sapere che Riga è una delle capitali TECH dell’Europa, vero?
Alphahost è una miniera d’oro, che non si esaurirà mai.

Cosa fare quindi con tutti quei soldi? Comprare calciatori ma con la Saudi League alla ribalta è più complesso e costoso farsi spazio nel calcio, ecco quindi la strategia alternativa di Proņins. In una sola finestra di mercato convince Ricardinho ad abbandonare il lucrativo (nell’ordine del milione di euro) buen retiro indonesiano e tornare in Europa. Prelevandolo con un volo del jet privato del presidente. Prende Vaporaki dalla Meta Catania, Dylan Vargas dal San Lorenzo e saccheggia a colpi di euro le squadre locali.

Nel futsal è ancora abbastanza semplice creare dal nulla o quasi una “power house”. In ambito maschile c’è una competizione come la UEFA Champions League che offre quella vetrina di soft power che molti investitori cercano. Inoltre c’è una abbondanza di talento da acquistare con investimento che è ancora limitato in rapporto alla misura calcistica.

Il Riga Futsal apre così la sua personalissima caccia alla Champions, quella vera, della UEFA. Un progetto già riuscito al Kairat grazie ai gas-dollari kazaki e anche ad una altrettanto lucrativa quanto opaca industria bellica. I soldi del mattone hanno proiettato i maltesi del Luxol fino alle soglie della Final Four. Se è possibile influenzare la geografia del calcio con una pioggia spropositata di denaro, basta anche un piccolo temporale estivo di denaro per spostare quella del futsal.

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