Caffè Corretto – Iscritti

Il futsal italiano gioisce della normalità. Dell’essere in regola, almeno nella forma, con le norme necessarie per partecipare al campionato a cui si ha diritto. Un po’ come essere felici che nessuno bussi nudo alla vostra porta di casa.

Essere iscritti al campionato, in regola con la Covisod non è una eccezione da festeggiare, rappresenta la normalità. Avete mai visto una squadra di professionisti, di un qualsiasi sport, salutare con giubilo l’iscrizione? Accade casomai il contrario, ci si duole della mancata iscrizione. Avete presente la Reggina di questa stagione infuocata? Bravi.

Sono anche arrivate le prime presentazioni dei nuovi giocatori. Senza domande, senza contraddittorio, un po’ come se a Giuntoli durante la sua conferenza stampa di presentazione nessuno chiedesse di De Laurentis o di Lukaku. È tutto un susseguirsi di “sono felice di essere qui”, ” è il mio obiettivo, voglio fare bene, non vedo l’ora di iniziare”. Mai che nessuno chieda: “come mai hai cambiato squadra?”, una domanda a caso.

Il futsal italiano è quel luogo nel quale tutti sanno, oppure pensano di sapere e nessuno però porge le domande, quelle che non s’incastrano bene con la narrativa del Libro Cuore copiato e incollato. Perché sono spartite due squadre dalla massima divisione eppure si festeggiano gli ingaggi di questa o quella giocatrice. Giocatori quarantenni nel maschile decantati come colpi di mercato. “I miei primi quarant’anni”, fortunatissimo romanzo di Marina Lante della Rovere. Certamente lettura più elevata di certi comunicati stampa spacciati per articoli.

Ma se sono tutti dei colpi di mercato, com’è che poi alcune compagini retrocedono? Com’è che vince sempre e solo una squadra? Anche gli indossatori di pettorine, sono eccezionali colpi da maestro del direttore sportivo. Salvo poi ringraziare le agenzie e non quelle di viaggi.

Per meglio comprendere però quello che è il panorama sportivo calcistico e quindi a cascata quello del calcetto in Italia bastano 28 minuti dell’esordio della nazionale italiana di calcio femminile. Le azzurre sono rimaste inchiodate sullo 0-0 fino all’ottantasettesimo contro una Argentina che annovera solo 4 partecipazioni alla manifestazione iridata e nella quale non ha mai vinto nemmeno una partita.

La RAI trasmetterà solo le partite delle azzurre, quindi fino agli ottavi di finale nella quale da probabili seconde del girone affronteranno gli Stati Uniti. Lì e quel giorno, se avrete tempo d’osservare bene quello che accade in campo, noterete la differenza tra programmazione, la loro, e improvvisazione, la nostra.

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