Fire Sale. Approssimativamente tradotto in italiano: “saldi per incendio”. Si riferisce ad una condizione nota in economia. Indica la vendita di beni e merci a prezzi estremamente ridotti che avviene quando un imprenditore affronta la bancarotta. Oppure si trova in una condizione che mina irrimediabilmente la prosecuzione dell’attività commerciale.
Ma è anche un riferimento tipicamente tecnologico diventato pop grazie al film Die Hard. Nel corso del film Farrell cita più volte i “saldi per incendio”, un termine che sta ad indicare una complessa operazione organizzata in tre fasi. Tale da consentire di arrestare completamente l’economia e i servizi di un’intera nazione. “Si chiama saldi per incendio perché, dopo, tutto è da buttare via” afferma Farrell nel tentare di spiegare al pensionando McClane la gravità della situazione.
Cosa c’entra con il futsal, tutto a prestare davvero attenzione. Indipendentemente dall’identità di genere. Ogni disciplina sportiva per quanto microscopica, ignorante e quindi ignara è regolata da precise regole di mercato. Se una società si trova per scarsa capacità manageriale, ignavia o semplicemente poca lungimiranza, in condizioni molte vicine al fallimento economico è costretta a cedere i suoi pezzi migliori, in uno scenario appunto di saldi per incendio. In ambito sportivo il medesimo termine indica il rilascio sul mercato di tutti i giocatori più validi e più retribuiti di una società a causa di problemi finanziari.
Al termine dell’operazione, depauperata dei suoi elementi migliori: “tutto è da buttare via”. Questo è uno scenario che per quanto catastrofico si ripete con ordinaria normalità nel calcio a 5 italiano. Tra qualche giorno vedremo strombazzare sui soliti spazi il titolo roboante: “Record di iscrizioni”. Anche se il movimento dovrebbe preoccuparsi non solo dell’incapacità del sistema nel rendere sostenibile questo costoso hobby ma anche l’assoluto rifiuto a comprenderne le dinamiche economiche.
L’invito del presidente della Divisione Calcioa 5 a considerare la vocazione sociale del calcio a 5, più di quella imprenditoriale, risulta oggi più un ammonimento che un consiglio benevolo. Se il futsal italico non riesce a sostenere il pareggio dei costi è destinato a frequenti FIRE FOR SALE.
Spesso le società non sopravvivono ai saldi per incendio. Alcune tentano fusioni che risultano anche nella sola proposta d’accordo un segnale di debolezza nei confronti dell’eventuale partner e di tutti i competitor. In un mercato che si contrae quando una o più società si trovano in condizioni di non poter affrontare il volume d’investimento precedente, quelle più accorte riescono a trarre profitto proprio da questo.
L’unico obiettivo possibile per una società dilettantistica (oltre a quello truffaldino di evadere il fisco) dovrebbe essere quello di vincere spendendo il meno possibile. I saldi per incendio di questi giorni afosi di metà luglio dimostrano che nel futsal si procede in direzione ostinata e contraria incontro all’ennesimo fallimento. Perché in fondo, vincere non importa davvero.