Caffè Corretto – Gara Uno

Tempo di gare uno. Di playoff scudetto, di promozioni in A, B e perfino di scudetti croati ma di quello parleremo in un pezzo tutto suo. Un tempo di contemporaneità e di trasferte, verso sud o verso nord dipende sempre dal punto di partenza.

Se l’Olimpus Roma di D’Orto si trova già con il biglietto per la finale vidimato, il Napoli s’è fatto trascinare a gara 3 da una Feldi Eboli che non ci sta a passare da vittima sacrificale. Vediamo se oltre a “Cristo” ad Eboli si fermeranno anche altri.

Al Pala Roma di Montesilvano il Bitonto s’è portato via verso gara due nel pattinodromo di Giovinazzo, un pezzo grosso di scudetto del futsal femminile. Nella città adriatica anche i più ferventi adepti del calcio a 5 nostrano però avevano l’orecchio teso verso lo stadio Zaccheria e il dito incollato allo schermo per il refresh dell’app dei risultati. Quelli della Lega Pro, la Serie C.

Tra quattro giorni al Francavilla toccherà fare l’impresa, possibile certo ma forse meno probabile statisticamente. Partita che si disputerà il giorno successivo a quello che potrebbe permettere al Pescara Calcio di strappare il biglietto per la finale playoff di Serie C ai danni dell’odiatissimo rivale, il Foggia. Sapete quale altra manifestazione nazionale si terrà nella città adriatica? Il Jr. NBA FIP U13 Championship 2023.

Il futsal per il suo cartellone artellone pieno d’impegni deve rivolgere lo sguardo verso nord, quasi fino a Milano. In quel di Salsomaggiore, davanti a “questa cornice bellissima” di venti spettatori è giusto anche aggiungere, si sono disputate finali di diversa entità. Qualora però sugli spalti si fosse tenuta una convention di uomini e donne invisibili, allora ha ragione il Piccolo Principe, l’essenziale è invisibile agli occhi.

Benvenute a tutte le squadre in A, A2 vera e quella finta, B minus o tutte le eventuali sigle che questo movimento ci regala ogni anno così per animare la disciplina e regalare una categoria nazionale per tutte le tasche.

In una di queste categorie nazionali low cost è approdata l’ennesima versione di una Ternana di futsal. Pala Di Vittorio pieno, come ai tempi di quella femminile, striscioni, bandierone calato dall’alto e il solito rumorosissimo amore per le Ferelle di qualsiasi tipo.

Non per gli amici, le amiche, i parenti di vario grado in campo. Per la maglia, per una storia e una città, quella dell’acciaio, quella della rivalità dirompente con Perugia. Quella di una città che si specchia oggi senza riconoscersi nel suo tessuto sociale ma lo fa sempre quando si trova ad indossare quei colori sugli spalti.

Seriously. Quando vi sorprendete a dire “uno spettacolo mai visto”, aggiungete “da voi”. Perché se c’è qualcosa che viaggia trasversale tra gli sport e l’amore per i colori. Quello che non nasce ieri, nemmeno l’altro ieri o qualche giorno fa. È di quel tipo che si tramanda tra le generazioni, che ha nomi evocativi, rappresentato da colori e non dall’etichetta.

Ha sempre gli stessi nomi, si radica sempre negli stessi posti. Come Zagabria. Ma questa è una storia per domani, un qualsiasi domani a caso, pieno di cori che suonano nella maniera “giusta”, accecati dai fumogeni e dal canto ritmato dei cori più forti quando si perde.

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