Caffè Corretto – Biscotto Portoghese

Lo Sporting Lisbona di futsal riesce nella non facile impresa di perdere la sua terza finale di Champions, quella vera, su cinque apparizioni negli ultimi sette anni. Un po’ la Juventus FC del futsal. Gli spagnoli del Palma che non hanno mai vinto il titolo e nemmeno una coppa nazionale prima, sono i nuovi campioni d’Europa.

Scazzottata sul finale a parte, a dimostrazione se ce ne fosse ulteriore bisogno che non ci sono sport migliori di altri o che possono vantare una superiorità morale, è andata in scena al velodromo di Palma di Maiorca, una delle più belle finali degli ultimi anni.

C’era tanta “nazionale italiana” in campo, con i suoi naturalizzati a darsi battaglia. Quelli del presente, del recente passato e forse anche del futuro. Strana la scelta, sottolineata anche del telecronista UEFA, della “venue” per le finali. La pista da ciclismo indoor dell’impianto, divideva il pubblico tra quello praticamente a bordo campo e quello in pratica sistemato nel sotto tetto. Tra quel pubblico presente una folta rappresentanza istituzionale della Divisione Calcio a 5. Palma di Maiorca è una di quelle terre di futsal e calcio che merita una visita anche al di fuori delle competizioni che ospita.

Per restare nell’area portoghese del futsal o forse in questo caso del calcetto portoghese, sulle pagine del quotidiano sportivo lusitano Record capeggia la notizia di un clamoroso 60 a zero ottenuto dal Mação e con il quale la squadra ha vinto il suo campionato distrettuale.

Appaiati in testa alla classifica con il Vitória de Santarém ma attardati da un -53 nella differenza reti. Nell’ultima giornata di campionato gli avversari del Benavente si presentano in campo con soli 3 giocatori di movimento e nessuno di questi è il portiere. Sessanta gol dopo il Mação è campione del distretto, in una delle più controversie partite locali del recente passato. Ogni mondo è paese.

Nel nostro di Bel Paese, in archivio la prima giornata dei play off di futsal femminile di Serie A. Nessuna sorpresa nei risultati, non ci sarà statisticamente nemmeno al ritorno. Non importa quanti sforzi di pessima qualità anche ortografica si mettano in campo.
Siamo sicuri che fosse necessario questo primo turno di playoff? In questa rinnovata voglia di Final Four, non si poteva adottare questa formula anche per assegnare lo scudetto? Una sorta di Poule Scudetto, partenza dalle semifinali. Avremmo avuto partite forse, probabilmente più interessanti da seguire.

Playout femminile, primo atto. Uno a zero Irpinia contro un Verona che incassa la sconfitta dopo aver subito l’unica rete su una non irresistibile punizione. Tuttavia in settimana il massimo dirigente del sodalizio scaligero ha rilasciato una interessante dichiarazione: “Quel che mi disturba, però, è che ad andare ai playout sia una società che al 30 aprile ha pagato tutti gli stipendi. E qui mi fermo”. Peccato che il presidente Alessandro Betteghella si fermi così, sul più bello.

Settimana In attesa delle semifinali che hanno già le proprie caselle virtualmente occupate, visto l’ampio margine delle vittorie corsare ottenute nella prima gara disputata in casa della squadra peggio piazzata in classifica. Senza dimenticare i verdetti già espressi in termini di retrocessioni da parte della Serie A maschile nella quale però il contenzioso sportivo che vede il Petrarca coinvolto potrebbe sconvolgere la classifica finale.

Spesso il calcio a 5 italiano è anche così, uno sport sul campo e uno con le carte bollate federali. Una sorta di sport dei ricorsi.

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