Caffè Corretto – Alla ventiduesima

Nella scorsa stagione ventidue giornate di futsal femminile di Serie A furono sufficienti a porre termine ad una regular season. Dominata da un Città di Falconara che con una sola sconfitta in stagione teneva la seconda in classifica a 10 punti di distanza.

L’opera meritoria di Marco Bramucci e del suo futsalmarche.it, fonte quasi unica nel suo genere di dati anche storici, mi permette di cristallizzare questa stagione e compararla con la precedente.

Oggi è il Pescara a guidare imbattuto la classifica. Ci sono ancora 12 punti in palio e la seconda in classifica è a soli quattro punti di distanza. Quel Bitonto che con 56 punti conta un +11 rispetto alla scorsa stagione, frutto delle sole due sconfitte.

Ecco un dato interessante. Si parla spesso e a leggere le classifiche, a sproposito, di fattore campo. Le tre inseguitrici del Pescara, hanno tutte perso due partite in casa. Il Città di Falconara che conta tre sole sconfitte in totale ne ha aggiunta al conto anche una in trasferta.

Imbattute e corsare nelle partite lontane dal palazzetto di casa che poi spesso è anche in una cittadina limitrofa. Sfatata una delle leggende da calcetto a cinque.

Anche la classifica cannonieri e la differenza reti raccontano di una metrica che ha un valore assolutamente trascurabile. Il favoloso +91 nella differenza reti del Bitonto non ha impedito ad un Pescara capace di segnare meno gol della stagione scorsa di sgattaiolare al primo posto. Segnale chiaro che travolgere 102 a niente squadre con un solo punto in 22 giornate serve come un pelliccia di volpe bianca a Bali.

Utile, non indispensabile. Meglio non subirli i gol, come il Città di Falconara che nella stagione del triplete chiuse la regular season con 26 reti subite. Chi allora tallonava le marchigiane di gol ne aveva incassati 44, oggi alla ventiduesima è ferma a ventisei.

La lettura dei numeri mostra un +19 per la Kick Off. Passata nel giro di una stagione da: “dobbiamo salvarci” a “prima del lotto delle normali”. Inseguita da vicino dalla Lazio che ha registrato una flessione considerevole. Eppure le biancocelesti arrivano sempre nel loro luna park preferito, le finals di Coppa Italia.

L’Audace Verona è passata dai playout ad un posto nei playoff. In una pugna che include due neo promosse, la VIP e il sorprendente Pelletterie di Pamela Presto. Per entrambe una prima stagione nella massima divisione all’insegna del pragmatismo e dei risultati.

In fondo con il Vis Fondi già retrocesso ad occupare la seconda piazza buona per scendere in A2 c’è a sorpresa il Real Statte. Il treno playout è racchiuso tutto in quattro punti ed è ironicamente vicino anche alla zona playoff.  La finalista dell’edizione 2022-2023 della Supercoppa è a 10 punti dalla terz’ultima, con 12 punti a disposizione.

Di solito scrivono: “la matematica non condanna il Real Statte”. Non è del tutto esatto. Se il calcolo delle probabilità è ancora parte delle scienze matematiche, posso ragionevolmente scrivere che le speranze di salvezza riceverebbero quote interessanti dai bookmakers.

Continua ad esserci una differenza di soli quattro punti tra l’essere una squadra da salvezza e una da playoff. Potrebbe essere segnale di una straordinaria capacità competitiva. Oppure più semplicemente otto posti playoff su 14 squadre rappresentano ancora il 75 per cento delle squadre che partecipano al gioco.

Un playoff, stile final four, su cinque gare invece di tre, renderebbe la regular season più interessante e combattuta e la post-season meno scontata. Forse però non è intrattenere il fine ultimo del calcio a 5. In questo caso, qualsiasi formula è buona e i numeri, quelli non contano nulla.

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