Tante sigle, forse Fox Sports è quella più riconoscibile, le altre hanno tuttavia molto in comune con uno dei principali canali sportivi statunitensi. Nulla che possa interessare quelli che nel calcetto a cinque saponato pensano che “l’informazione” siano poche righe che chatgpt può produrre in pochi secondi.
Questa è una storia che decisamente non interessa a chi pensa che il proprio smartphone sia lo strumento ideale per creare contenuti. Questa storia però potrebbe interessare quelli che si chiedono: “come mai del calcetto a cinque italiano non frega niente a nessuno?”
Partiamo da un assunto, verificabile. Negli ultimi 4 anni, periodo pandemico compreso, si è accentuata la disaffezione di una preciso gruppo demografico di consumatori dello sport. Tanto le leghe, quanto i broadcasters hanno indagato sulle ragioni che hanno spostato una importantissima parte del pubblico verso altre forme d’intrattenimento sportivo.
La MLB in questa stagione ha introdotto regole per ridurre la durata delle partite, originariamente di oltre tre ore. Mantenere l’attenzione di un potenziale spettatore per tre ore è una utopia, ripetere l’operazione per 162 partite non è più nemmeno “sognabile”.
Anche chi trasmette gli incontri s’è trovato a maneggiare un prodotto, l’incontro dal vivo, mentre questo rotolava verso un lento declino d’interesse. Come fermare l’emorragia di pubblico, come invertire la tendenza? La risposta nella sua banale semplicità è racchiusa in un antico motto latino: si non potes inimicum tuum vincere, habeas eum amicum.
Attribuito a Giulio Cesare, una rozza traduzione potrebbe essere: “se non puoi batterli, unisciti a loro”. Così a Fox Sports, i responsabili della produzione di eventi sportivi hanno iniziato a frequentare alcune convention di settore, quelle di intrattenimento digitale.
In una di queste, quelli della Epic Games, mostravano come il loro Unreal Engine potesse essere usato anche nella produzione televisiva. Avete letto bene. Games e Unreal. Già perché l’Unreal Engine è tra i motori grafici più usati al mondo ed è gratutito. Epic Games è nel suo core business, una software house.
Le parole in inglese sono obbligatorie, l’autarchia linguistica in queste righe, non esiste. A Fox Sports hanno scoperto che il green screen che per loro sembrava all’avanguardia era già obsoleto.
Fox Sports possiede i diritti per la Nascar. In deficit di pubblico nonostante il videogame della Nascar sia tra i prodotti di punta nelle competizione digitali di gare automobilistiche. Perché non produrre l’evento dal vivo così che somigli a quello digitale, perché sia riconoscibile e appetibile per quel pubblico che non riescono a raggiungere?
Il risultato di quel tipo di produzione, nei numeri è così incredibile da indurre il managment del network a promuovere quella tecnologia nel loro prodotto di punta. NFL Sunday. Le partite di football della domenica diventano madden e madden diventa le partite della domenica. Il football americano su Fox Sports diventa estremamente digitale.
Il successo principale di questa scelta estremamente innovativa è arrivata dal rapporto demografico degli spettatori, l’incremento nella fascia 16 – 24 era quello che Fox voleva perseguire con quell’investimento. Ha ottenuto esattamente quello.
Realtà Aumentata, AR. Realtà Virtuale, VR.
Sono giunte nell’intrattenimento sportivo, forti di una esperienza decennale che ha portato l’industria dei videogames a scavalcare cinema e musica in termini di ricavi.
Una volta stabiliti come standard di produzione, indurranno lo spettatore a considerare dimenticabile, tutto il resto. Non basta già più, semplicemente trasmettere una partita. In una società permeata da una quantità immensa di informazioni non basta più trasmettere le immagini e non certo con lo smartphone.
Il futsal anche di alto livello, quello della Champions maschile, trasmessa dall’UEFA, sarà costretto ad adeguarsi se vuol monetizzare il prodotto. Nel panorama europeo ci sono club di futsal come il Jaen, che nella produzione dell’evento hanno iniziato a muoversi in una direzione opposta all’antiquata liturgia della partita anni ottanta.
Percorrere la strada dell’innovazione è l’unica via percorribile in un ambiente altamente competitivo come quello dell’intrattenimento sportivo. Se pensate che bastino ancora le grafiche, le webcam dei laptop puntate sulla porta di casa, le videochiamate e tutto il corollario di comunicati stampa, avete già perso. Come i dinosauri.