La Spagna di futsal femminile, continua la sua marcia d’avvicinamento all’Europeo di categoria a colpi d’amichevoli. Questa volta è il turno dell’Argentina. La squadra femminile argentina oltreoceano è costantemente vittima del Brasile. Un po’ come è accaduto per decenni alla Albiceleste maschile.
Claudia Pons, il CT della Roja, porta in nazionale ancora nuovi volti. Se dovesse sembrarvi una scelta semplice, probabilmente non ricordate che la Spagna di futsal femminile ha intorno a se una aura da squadra da battere, in tanti sono disposti a festeggiare se strappano un pareggio.
Affatto facile quandi schierare Antía, Martita e Sandra Buzón all’esordio in nazionale, contro un avversario all’apparenza abbordabile almeno come testimonia un assedio nel primo tempo che culmina ad inizio della seconda frazione con il terzo gol spagnolo firmato, indovinate un po’? Irene Cordoba.
Tre esordienti non per un raduno collegiale, non “orgoglio” vai a capire bene esattamente perché. Ma partecipanti al gioco in una partita, seppur amichevole. Arriva puntale l’eccesso di confidenza di una squadra quella spagnola che tende a “piacersi troppo”, causano il ritorno delle avversarie.
Un pasticcio del portiere spagnolo e una impacciatissima autorete, aiutano una albiceleste in affanno a rientrare nell’incontro. Mi piacerebbe poter scrivere che poi è la garra charrua, ma quella è roba uruguaiana. Vorrei poter alludere allo spirito Rioplatense, ma non è nemmeno questo il caso.
Le argentine semplicemente e trivialmente, s’aggrappano ad un pareggio come tante altre squadre prima di loro, come ad un risultato di “prestigio” e finiscono con il pagare l’assedio della Roja e il suo portiere di movimento.
Se vi è capitato di leggere di “remutade”, di indomabile Argentina o di qualsiasi variazione al tema ecco trattatasi di fatti alternativi, riproduzioni affrettate di comunicati stampa. Nella migliore delle ipotesi, di pubblicità comparativa.
Cinque ammonite al termine di una partita che di amichevole per lunghi tratti ha avuto solo la definizione e una Argentina che nonostante l’impegno e lo sforzo non è sembrata mai davvero competere.
La seconda partita in programma sarà una occasione per gli appassionati italiani di vedere alcune delle giocatrici argentine con un passato nella massima divisione italiana.
Per tutti gli altri quello d’osservare in azione lo sterminato bacino di talento a disposizione di Claudia Pons.