Tutto il mondo conosce il risultato del Superbowl. Rihanna nel suo “Halftime Show” ha rivelato a oltre 100 milioni di telespettatori di essere in attesa del suo secondo bambino. Se qualcuno questa mattina al bar v’ha chiesto com’è andata la partita di “calcetto” siete in una città molto piccola oppure a Jaen, in Spagna.
Il Jaen, in un palazzetto stracolmo e non di coscritti e parenti, ha battuto l’Inter Movistar, nessuna relazione con la questione del triplete. Vincendo la Coppa di Spagna 2023. Chi ha guardato la partita in diretta con qualche abile piegamento dello spazio tempo e della legislazione in materia di diritti televisivi, vi potrà anche raccontare di una partita avvincente.
Guardate ora il video qui sotto. Riuscite a percepirla la differenza tra i tifosi, quelli che vanno in trasferta davvero, si mettono a fare da ali al pullman, tirano fuori i fumogeni ma se giocate male ve li tirano addosso? Per inciso alcuni tifosi di quel genere, sono del tutto simili a quelli che prima vengono festeggiati, per lo spettacolo di un Partizan-Stella Rossa (basket). Poi si spostano a Roma, mentre la loro squadra è a Milano per l’Eurolega di basket, per rubare gli striscioni dei Fedayn della Roma. In un agguato incrociato per conto dei tifosi del Napoli.
Io guardavo Juventus – Fiorentina mentre nello spazio lasciato libero dalla Serie A, sul secondo monitor, il futsal italiano giocava nella “Sky Arena” di Cavezzo. Arena ha quindi un significato simbolico ma estremamente vasto. Come quando l’agente immobiliare descrive lo strapuntino che avete davanti come “ampio balcone”.
Nella notte del Superbowl, tra spot con Alex Morgan e Serena Williams, che termina a vantaggio di una delle due squadre per solo tre punti, a parte l’obbligatorio junk food, si conversava sulla capacità di rendere business uno sport.
Se s’analizza dove in questo momento si ferma il calcetto italiano, perché di questo si tratta, non possono che venire in mente le parole di Billy Bean, interpretato da Brad Pitt. Si potrebbero parafrasare così: “There are rich sports and poor sports, then it’s 50 feet of crap, then that’s us”.
Un team di eSport che compete per il League of Legends World Championship costa almeno, ALMENO, due milioni di euro. Con 400 mila euro si compete per vincere lo scudetto al femminile e mi sono tenuto estremamente largo, qualcosa più del doppio per il maschile. Riuscite a comprendere la differenza tra le unità di misura?
Sulla copertina di Sports Illustrated io ho visto ritratti i FaZE, mai nemmeno lo Sporting Lisbona di futsal. Non ho visto il Barcellona di futsal ritratto sulla prima pagina dell’Equipe ma una volta ho visto Ricardiho in una edizione di France Football.
Un mondo di dilettanti che pensa di competere con i professionisti è solo un mondo che s’illude. Gli spagnoli l’hanno compreso e hanno scelto di professionalizzare la disciplina. Così come accade anche nell’altra nazione europea che domina la scena continentale.
Vi chiedete come sia possibile un Jaen? Rileggete il paragrafo precedente. Per i dilettanti c’è il “sociale”, ma anche le favole di leghe stile NBA, che in effetti scaldano il cuore. Per i professionisti c’è tutto il resto.