Alle pendici dell’Etna, arriva un argentino, per indossare la maglia della Meta Catania C5. Un breve comunicato, un trafiletto qui e lì, ad annunciare l’ingaggio di un giocatore che proviene da una lega straniera ma ha “stranamente” meno di 30 anni. Al suo secondo viaggio nella terra di Dante, nel 2018 a 23 anni vestì la maglia della Roma C5.
In un ambiente, quello del calcio a 5 italiano, che predilige accudire ottuagenari della disciplina a rimbalzo controllato, un giocatore di sole 28 primavere che approda nella penisola italiaca è ormai da considerare evento, inusitato. Lungimirante scelta ma invero rara.
Fontanella non è solo il terzo argentino ad approdare a Catania. È quel tipo di giocatore che “vede” la porta, in uno slancio di retorica calcistica potrei scrivere che “sente” letteralmente la rete avversaria. Sufficiente però restare ai meri fatti, ai semplici e inequivocabili dati. Per analizzarne e desumerne l’efficacia.
L’argentino in forza all’Atletico Barracas nell’ultima stagione in patria, ha raccolto un bottino di 48 reti, facendo seguito ad una precedente stagione altrettanto straordinaria. Anche con il contributo dei suoi gol, i biancorossi del Barracas hanno vinto la Liga Argentina, appena conclusa.
Pivot completo, tiro potente, abile nel giocare con la squadra e per la squadra. Chiamato a sostituire quell’Alex Garcia tornato in Spagna per vestire i colori del Ribera Navarra. Facundo Fontanella ha visto però la sua presenza in campo limitata a scampoli di minuti.
Una Meta Catania alla quale le doti realizzative di un giocatore nel giro dell’Albiceleste posso sicuramente tornare molto utili, soprattutto quando ad innescarlo potrebbe essere una delle colonne della nazionale argentina, quel Vaporaki da due stagioni in rossoblù.
Gli ultimi risultati del sodalizio siciliano dovrebbero proiettare in pianta stabile nelle rotazioni della squadra Fontanella, in una squadra in cerca appunto di gol e di vittorie. Una stagione quella degli etnei sicuramente al di sotto delle aspettative.