Le maglie, Portobello FC

Calcio amatoriale, brand e fashion, non sono un connubio facile da realizzare, ancora meno lo è costruire un prodotto di successo. Le maglie nel futsal, sono universalmente brutte. Spesso sono scelte direttamente da un catalogo e la preoccupazione maggiore è quella del costo, che sia il più basso possibile.

Arrivano in campo così prodotti altamente infiammabili, altamente puzzolenti, altamente brutti. Eppure le maglie sono il feticcio preferito dal tifoso, sono il simbolo principe di ogni disciplina di squadra. Qualcuno però s’ostina a ordinarle di fustagno.

La maglia da gioco è elemento nel futsal, universalmente vilipeso, senza nessuna vergogna. Spesso le maglie da gioco del futsal assomigliano più a quei muri di periferia sui quali generazioni di manifesti cartacei sono rimasti lì a marcire.

È possibile a livello amatoriale, creare un brand, sviluppare la maglia da gioco come se fosse un prodotto e trasformarla in un veicolo? Calum Opere-Hoyal, fondatore del Portobello FC, ne è convinto.

Il suo club, opera da sole due stagioni, in una delle zone più alla moda di Londra, quella appunto di Portobello Road e sconfina fino a Notting Hill. Rallentato dalla pandemia il primo obiettivo del club è stato quello di non fallire. Riuscito.

Secondo obiettivo creare un brand, raggiungendo più persone possibile, in un contesto iper competitivo come l’area metropolitana di Londra. Come c’è riuscito? Innanzitutto volgendo lo sguardo oltreoceano.

Gli sforzi per emergere, di un piccolo club amatoriale e un club di soccer delle serie minori statunitensi sono più simili di quello che possiate immaginare. Entrambi si confrontano con un mercato ipersaturo di sport altamente competitivi che possono vantare una potenza economica galattica.

Contattare il marchio di design di maglie da gioco americano, ICARUS è stato li primo passo. Il secondo quello di cercare in loco artisti disposti a collaborare alla creazione della brand identity. Tuttavia dal punto di vista del design, l’influenza maggiore l’hanno avuta club statunitensi come Oakland Roots SC, i Las Vegas Lights e Forward Madison FC.

La tradizione europea limita molto la creatività per quello che concerne la creazione delle maglie, volgere lo sguardo dove quella creatività non è limitata da una tradizione del brutto, non poteva che essere l’unica scelta sensata.

A sorpresa Calum Opere-Hoyal confessa di essersi ispirato anche a club come il Venezia, capace di trasformare il suo brand tanto da farlo diventare “cool”, al pari di giganti come il PSG. L’obiettivo del club amatoriale londinese è proprio quello di essere riconosciuto come il più creativo d’Inghilterra.

La promozione del club passa attraverso Instagram e Twitter, la prossima espansione avverrà su TikTok. L’obiettivo è raggiugere le 50 mila persone attivamente ingaggiate nel brand, in un territorio che ne ospita 150.000.

Un piano del Portobello Football Club è quello di costruire un progetto che possa essere sostenibile e di successo. Due caratteristiche che dovrebbero essere comuni a tutte le realtà amatoriali. Invece, già invece.

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