L’usato, sicuro

Alla vigilia del ritorno della Serie A di futsal maschile, molte delle squadre hanno operato sul mercato. Mercato? Si può considerare mercato un ambito privo di compravendita? Riflessione per un momento diverso.

Al Petrarca arriva l’immarcescibile Foglia, a Pomezia approda Jonas e il Napoli decide di mettere la freccia nella corsa al titolo con l’ingaggio di Borruto.

La lista prosegue con Bissoni alla Sandro Abate, Rangel alla Came. Qui e lì, si registrano anche sporadici i tentativi di qualche società, di portare a termine una operazione di prospettiva.

Se nel futsal femminile, l’endemica scarsità di giocatrici, giustifica almeno parzialmente una vorticosa mescolanza sempre degli stessi volti, nel maschile sembra davvero inspiegabile, o quasi.

Appare difficile pensare che tra Argentina e Brasile, per non parlare di Spagna o Portogallo, non ci sia un giocatore under 30 degno di vestire la casacca di una squadra di serie a italiana.

Iran, Marocco, Ucraina e Paraguay, occupano tutte posizioni nel ranking fifa migliori di quelle dell’Italia. Non c’è un giocatore da quei paesi che possa rinforzare le ambizioni di una compagine di futsal?

Probabilmente spesso questo tipo di scelte tecniche sono dettate da un certo conservatorismo, punteggiato da elementi di sopravvivenza. Acquistare un veterano, riduce i margini d’errore e spesso si può scaricare la responsabilità d’un eventuale fallimento su fattori esterni.

Così difficilmente s’investe nel futuro. In un panorama agonistico, nel quale spesso regna sovrano il matra: “se nel giro di tre anni non ho vinto qualcosa me ne vado”. Perchè è davvero possibile avere successo anche semplicemente con una moderata aggressività economica.

Nel calcio l’equazione denaro uguale vittoria, è molto costosa da implementare. Molto semplice e meno costosa nel basket e perfino nella pallavolo. Il futsal nella sua nicchia, rappresenta ancora un limitato investimento nel panorama degli sport di squadra nazionali.

Ora la parola torna al campo. La palla è al centro, i palazzetti sono tirati a lucido, qualcuno spero sia anche asciutto sul terreno di gioco. Le tensostrutture riprenderanno a vibrare sotto il peso dell’inverno e la Serie A ci traghetterà nel finale di stagione.

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