La stagione sportiva, quella del calcio, quest’anno ha preso una lunga pausa.
Il mondiale qatariota è in corso, con qualche sorpresa e le solite polemiche.
Mentre però nell’italico stivale non si fermano le categorie inferiori e gli sport minori.
Gli appassionati di calcio, oltre la rito annuale da 100 euro di FIFA, ne hanno uno meno costoso ma diventato decisamente più complesso negli anni. Quello d’acquistare la copia più recente di Football Manager.
Ci vorrebbe un pezzo a parte solo per raccontare la storia di questo prodotto videoludico, assorto ad oggetto di culto e strumento di scouting allo stesso tempo. Divenuto così complesso da poter essere equiparato ad una simulazione credibile della realtà.
È diventato qualcosa di diverso dalla mia adolescenza, ma è trascorsa una vita da allora., anche due o tre. Da Championship Manager, in poi, io c’ero.. Ho deciso però che dovevo affrontare la sua nuova complessità, senza rifugiarmi nella versione touch.
Prima di spendere dei denari per FM23, mi sono detto: “riparto da FM22 e vediamo se riesco a finire una stagione senza essere sommerso dai dati”. Così è partita questa avventura alla guida di un Pescara che già milita nei bassifondi del calcio italiano.
Ho in rosa talmente tanti prestiti che la mia formazione, un galeoniano 4-3-3 con la difesa schiarata come optional, ne ha sei nella formazione titolare. Ecco, qui il primo punto di contatto tra gioco è realtà.
Che futuro si prospetta ad una società che ha sei prestiti tra i titolari, uno di questi è Franco Ferrari, un argentino 26enne in prestito dal Napoli. Pennellone che non posso non usare visto che segna caterve di gol. Ma se a ventisei anni sei in prestito in C, sarai anche oggettivamente scarso?
La promozione è raggiunta con largo anticipo, con Clemenza arretrato a faro del centrocampo (altro prestito della Juventus) con De Risio (prestito dal Bari) al suo fianco. Napoletano, un giovane diciottenne dal Parma a fare da ala opposta.
Nella prossima stagione in Serie A, esattamente con chi dovrei giocare? L’unico acquisto è stato Davino dal Francavilla (già un chietino), preso solo per allungare la panchina dei centrali difensivi diventato poi titolare inamovibile visto l’infimo livello dei compagni di reparto, già in rosa.
M’è sembrato di assistere alla versione digitale di una delle tante annate di futsal, simile anche a tutto quello che c’è di profondamente dilettantistico, anche tra i professionisti. L’incapacità di programmare, di guardare oltre l’oggi.
Frutto di quell’arroganza e quel pressapochismo che universalmente portano a considerare il lavoro di altri facilmente ripetibile. Come se intorno non ci fossero già abbastanza esempi di questo pensiero, fallimentare.
Nonostante mi sia dovuto anche occupare della piramide relazionale all’interno dello spogliatoio digitale del mio Pescara, FM resta l’unico prodotto possibile se volte cimentarvi nella gestione sportiva di una società calcistica.
No, se ve lo state chiedendo. Niente plusvalenze, niente impicci fiscali e non potete scappare se fallite lasciando i debiti a qualche poveraccio, come accade spessissimo nel futsal. Compratelo, sono i 40 euro meglio spesi di qualsiasi stagione sportiva, dagli anni ottanta ad oggi.