Laterale al campo

Il successo di una disciplina, passa anche dalla capacità di raccontarla. Non può prescindere quindi da quello che è laterale al campo. Sappiamo già cosa accade, ad uno sport, quando gli unici interessati sono gli stessi attori del gioco.

Forse il futsal ha bisogno d’un racconto che copra tutte le sue sfaccettature, anche nei suoi lati oscuri. Orientare le parole, così da accendere una luce anche lì, quell’oscurità almeno per qualche istante e aiutare a a dissiparla.

Nel calcio , un mondo dominato oggi, dall’egemonia della Premier League e della Champions League, questa è la mission di un appassionato americano anche del sud. La sua sembra oggi una idea quasi rivoluzionaria.

FTBLITO vede la luce così undici anni fa, un progetto personale. Erhold fotografo amatoriale allora residente in Ecuador ma cresciuto negli Stati Uniti, non aveva mai davvero potuto abbracciare il suo grande amore, il calcio.

Inizia a raccontare, con la sua 35 mm rigorosamente analogica e su pellicola ad emulsione, quel mondo che ama così tanto. Non tralascia nulla del mondo del calcio sudamericano. Racconta del suo potere di unificare le persone e le nazioni ma anche, il suo lato più scuro: corruzione, fanatismo estremo, razzismo e sessismo.

Se c’è una lezione che il futsal dovrebbe trarre dall’esperienza di Erhold è la sua capacità di trasmettere quella quota di realismo magico. Tipica degli autori come Marquez o Galeano, in cui il calcio alimenta e facilita la sospensione dell’incredulità.

Nel contesto del suo racconto sportivo, lui è embedded, partigiano ma senza essere di parte. Cerca di mettersi nella posizione del tifoso, così che chi osserva le sue foto possa sperimentare di prima mano, cosa significa far parte di una barra brava (gli ultras nelle curve sudamericane NdR).

Ora guardate il racconto del futsal italiano. Reso calcetto dal tentativo di scimmiottare il calcio, con le risatine che fanno da intermezzo ai luoghi comuni. Costruito solo da quel breviario liso di “ottovolanti” e “manite”, prese a prestito da uno sport che le ha rese caricature.

La differenza è tutta qui semplicemente. L’incapacità di raccontare, di trasmettere quella sensazione di meraviglia e d’incredulità. L’inabilità d’innovare, a percorrere strade diverse da quelle consumate dal tempo e da altri sport, terrà il futsal in Italia, inchiodato al suo cugino del giovedì sera.

Total
0
Shares
Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Related Posts
Read More

Natália e il Benfica

Natália Detoni, 22 anni. Recentissimo acquisto del Benfica femminile di calcio a 5. Brasiliana, con chiare origini italiane,…