Se avete speso anche un solo lunedì, lavorando a Roma, sapete cosa accade, nell’immediatezza del post derby. Uno di quelli in cui l’AS Rom(a) becca dalla Lazi(E). Magari anche dopo una partita inenarrabilmente brutta.
Il vostro solito bar è semivuoto, anche sono le otto del mattino e almeno qualcuno presente per un caffettino veloce dovrebbe esserci. Zero. Non è possibile trovare sui tavoli il “Trigorriere”, insomma il Corriere dello Sport.
Nemmeno nell’edizione nella quale c’è il Napoli sparato in prima pagina. È vuota anche la pasticceria kosher qui di fianco, quella dove puoi lasciare una donazione per aiutare ragazzi e ragazze ad arruolarsi nelle forze di sicurezze israeliane.
Niente radio, nessuna voce. Quella di Marione in questo strano lunedì mi ricorda della crisi della case popolari nella cintura periferica romana. Il commento al derby è stato consumato nella notte e poi risucchiato in un vortice temporale.
Sono quasi senza voce, ma non m’è successo in un palazzetto come è accaduto a qualcuno che conosco. Ieri c’era anche il derby d’Italia, Juventus – Inter, di calcio che non è mai una partita banale. MAI.
Mi sono ritrovato ad urlare allo schermo di DAZN. Perfettamente senza senso, gridare ad una superficie OLED come se invece fossi allo Stadium, quello della Juventus. Oltre da qualche parte in onda c’era anche il futsal.
Immagino le folle a guardare Sandro Abate – Fortitudo Pomezia su Sku Sport. Oceaniche moltitudini, in perfetta penombra. Le stesse che seguivano Irpinia – Fondi mentre c’era Roma – Lazio. Non credo ci sia bisogno di ricordare per l’ennesima volta i numeri, però lo faccio ugualmente.
Se futsaltv.it registra una media di 5mila visualizzazioni mensili totali, nelle quali lo spettatore si trattiene per circa sei minuti. WTF are you talking about man. Sicuramente di qualcosa che non ha attinenza alla realtà globale.
Il futsal così scorre placido, sempre uguale a se stesso, cinque turni nel femminile sono poco meno di una indicazione d’intenti. Non cambia molto quando al maschile i turni sono sei. Certo qualcosa balza all’occhio come una Kick Off che s’accorda al gruppo delle prime e uno Statte pesantemente attardato.
Nel maschile il Napoli veleggia sicuro in testa alla classifica, inseguito come da previsioni dall’Olimpus di mister D’Orto con il Pescara a fare da occasionale terzo incomodo. In uno sport che si decide ai playoff, la regular season è solo un lungo e spesso tedioso preambolo.
Domenica prossima il femminile ci offre uno scontro diretto: Pescara – Falconara. Per quanto possa l’hype aiutare costruire una narrativa intorno all’incontro, aleggia sempre la lunga marcia, verso la post season. Quello sarà il momento in cui conta davvero.
Sempre nella cittadina adriatica arriverà anche l’Olimpus Roma, poi il blackout per il contestatissimo mondiale in Qatar con l’Italia assente regalerà qualche spazio agli sport minori. Forse no.