Da Bobo TV a Ronaldo TV

Il futsal italiano continua pervicace a perseguire la strada delle dirette Facebook da boomer, quelle tipiche da lockdown, alle quali non mancava nemmeno il suono delle sciacquone in sottofondo.

Il calcetto a cinque è quasi fiero della sua approssimazione. A rivendicare orogolioso, un dilettantismo da fiera di paese. No, le fiere di paese sono uno spettacolo decisamente migliore.

Tutto questo accade mentre appena al di fuori del ristretto spazio di coscienza di molti, la piattaforma di streaming di Amazon, registra un lieve calo di ascolti. A Maggio 2022, Twitch registrava 1,8 miliardi di ore di visualizzazione, a Giugno dello stesso anno: 1,7 miliardi.

Miliardi di ore. Per una media di spettatori che a qualsiasi ora del giorno, vede una media di oltre un milione di spettatori. Superando i 20 milioni di spettatori al giorno. Numeri impossibili per molti canali televisivi tradizionali.

Il futsal italiano invece è ancora incastrato nel format: Felice Caccamo, il fortunato personaggio di Teo Teocoli a Mai dire Gol. Perpetrando un modello di comunicazione vecchio di vent’anni.
Noioso e stucchevole.

Fuori dalla bolla per utilizzatori di fax, il mondo corre incontro ai nuovi formati d’intrattenimento sportivo. Ronaldo, l’originale, il Fenomeno, spinto dal suo amico Bobo Vieri, lancia la Ronaldo TV.

Concept e format, molto simile a quello di Vieri. Applicato però in un mercato, quello brasiliano, dimostratosi particolarmente fertile per questo genere di contenuti. È brasiliano infatti, uno dei maggiori streamer a tema fútbol: Casimiro. Uno streamer capace di raggruppare intorno al suo brand 2.8 milioni di follower.

Attivissimo su TIkTok e Youtube, l’approdo su Twich ha segnato però la svolta della sua carriera. Amazon infatti proprietaria dei diritti per la Libertadores ha stretto una partnership con Casimiro per la trasmissione anche sul suo canale, delle partite.

Uno dei nuovi trend, che inizia a circolare con successo anche in Italia, consiste nel riportare l’ambiente della partita vista a casa sul divano con gli amici, sulla piattaforma di Amazon.

Allargando di fatto, il proprio salotto di casa ad una intera nazione. Badate bene, non si tratta di una novità assoluta. Ricordate quando, chi non aveva le prime pay tv, per seguire le partite della Serie A, andava a casa dell’amico che aveva l’abbonamento? Stessa cosa.

Ovviamente il valore di produzione, di queste trasmissioni è altissimo. Telecamere multiple, luci, sfondo, attrezzistica. Un prodotto realizzato con professionalità.

Niente muri di camere da letto, ingressi con porte, infissi vari. Webcam di portatili, quelle da 20 euro della Trust, microfono incorporato. Manca solo il gatto che salta nell’inquadratura. No, già successo.

Una volta raggiunto un livello tecnologico che permette la fruizione dell’evento sportivo in volumi così massivi, l’evoluzione naturale è stata quella di creare una maggiore interazione tra i clienti della partita.

Un maggiore coinvolgimento dell’utente è l’unica strada perseguibile in un intrattenimento sportivo che è già circondato e in alcuni versi schiacciato, da altre forme di intrattenimento competitivo.

C’è chi corre incontro al futuro e chi si crogiola in un passato brutto, come il calcetto a cinque italiano. Quando vi chiedete come mai non vi guarda nessuno, perché 400 spettatori per la partita della nazionale, sono nessuno, la risposta la trovate su Twitch. Anche YouTube che è pieno di tutorial va bene.

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