Non è un miracolo maltese

Nella piccola isola in mezzo al mediterraneo, però forse ne avviene uno.
Almeno sembra tale se osservato dal continente. Alla parola “miracolo maltese”, in molti tra gli appassionati scapperà un sorriso. Impossibile infatti dimenticare la bozza di sceneggiatura del “Miracolo Maltese” che è circolata per un po’ nell’ambiente del futsal femminile.

La Malta Futsal Association, oltre ad occuparsi di beach soccer, ha appena inaugurato il suo campionato under 16, di futsal con dodici squadre. Malta ha un campionato under 16.

Quello che sembra una chimera qui in Italia. Dove a fatica si mette insieme un campionato under 19, se non costringendo i club ad averli, pena una multa e la mancata iscrizione al campionato.

In quella graziosa isola invece, sembra possibile. Miracolo. Forse no. Una sorpresa, per chi osserva dall’Italia, quella sì. Perché di quei dodici club che prendono parte alla manifestazione, nessuno è un club di futsal.
Dodici club di calcio, hanno iscritto una under 16, ad un campionato di futsal.

Il futsal maltese non è certo quello portoghese, quello spagnolo. Realtà quelle iberiche, alle quali in troppi attribuiscono poteri quasi sovrannaturali. Com’è possibile quindi riscuotere quella risposta dai club di calcio?

Una domanda che andrebbe rivolta ai vertici federali maltesi. Un po’ come si è fatto con il vertice agonistico finlandese. Perché dopo il miracolo finlandese potrebbe arrivare quello maltese. In una sorta di vagabondare messianico del futsal che sembra ignorare il Bel Paese.

In un panorama di estrema competizione tra sport minori, ci sono realtà che trovano il modo di consociarsi, di elevare il grado d’attenzione e rilevanza, associandosi a sport già noti.

Lo fa il basket 3vs3, lo fa il softball, lo fanno tutte quelle discipline che hanno un “fratello maggiore” ma anche solo un “lontano cugino”. In Italia coordinare uno sforzo reale, che non sia occasionale o di facciata da parte delle società di calcio, sembra una impresa paragonabile all’avvistamento dell’araba fenice.

La frase sviluppo della disciplina resta così uno slogan elettorale, evergreen. Un argomento da salotto da giocarsi in qualche cena sociale, un vessillo da garrire al vento in occasione di qualche evento.

Tutto questo mentre il Giappone vince la Coppa d’Asia battendo l’Iran. Nel calcio questo al massimo evoca Holly e Benji. Nel futsal è invece il segnale di una impresa, quella dei giocatori del Sol Levante, contro i maestri d’asia della Repubblica Islamica dell’Iran.

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