Caffè Corretto – Le Sirene

Come le figlie del dio fluviale Acheloo e di Melpomene. Ma queste cantano, piuttosto suonano se spingi un pulsante. Come quelle antinebbia ma le trovate solo in alcuni impianti sportivi.

Le sirene dell’Odissea, donne affascinanti ma mezzo pesce, con il loro canto irresistibile, attirano gli uomini per poi divorarli e riempire gli scogli con cumuli di ossa. Qualche volta bisognerebbe prestare attenzione anche agli avvertimenti della maga Circe.

Passa così anche questa seconda giornata del campionato di futsal al femminile. Mentre la Juventus di Allegri mostra segni di vita in casa contro un Bologna decisamente allo sbando, la VIP batte in diretta su Sky, il Molfetta.

L’incontro di cartello, per il futsal al femminile,  era però un Bitonto – Falconara che qualcuno pensava potesse rappresentare un passaggio di testimone. Come accade anche alle staffette olimpiche, il testimone vorrebbero anche passarlo ma qualcuno deve essere pronto a raccoglierlo.

Al netto dei cicli, dei tri-cicli e anche dei moto-cicli, due giornate possono fornire solo  indicazioni di massima circa i valori tattici e tecnici. In considerazione del fatto che di questo sport “parlo anche io che non ne so nulla”, ho pensato quindi che fosse il caso di prendere a prestito due occhi più competenti, per raccontarne.

Nasce così “Mutuo Pensiero” una colonna dedicata all’analisi tattica e tecnica di alcune partite della Serie A, femminile quanto di quella maschile. Ci sarà uno scambio di prestiti. Qualcuno mi presta il patentino da allenatore, io presto a lui le mie parole.

L’idea è quella di offrire agli appassionati di futsal, una lettura più approfondita, che possa aiutare a leggere tra le pieghe di una partita, invece d’essere piegata per raccogliere due spicci da terra.

“I was burning the midnight oil” per scoprire come fanno certe organizzazioni a pescare talento dove gli altri nemmeno guardano. Zappe, il terzo quarterback dei New England Patriots batte quasi I Packers e ha giocato a football in college risibili dal punto di vista sportivo.

Mentre guardo quel ragazzino esordire, mi torna in mente l’esordio della giovanissima Zoee, in maglia Kick Off. La sua emozione è palpabile anche attraverso lo schermo. Un mondo completamente diverso, dall’altro lato del pianeta per inseguire un sogno sperando di non inciampare nei propri piedi.

Il cronometro scorre e Zoee sembra più tranquilla, ha una lingua comune con la quale esprimersi, una che conoscono bene le sue compagne di squadre. Breathe, don’t be afraid to care.


Se non vi hanno mai trapiantato da qualche parte, così all’improvviso, forse è difficile per voi comprendere quanto sia stato importante quel momento per Zoee. Perché mettere radici è difficile, doverle strappare per un sogno è doloroso.

Zoee, “Smiles you’ll give and tears you’ll cry and all you touch and all you see is all your life will ever be”. It gets better, I know it. I was there, I done it.

La Kick Off supera anche l’ostacolo Fondi con una doppietta di Vanelli, una prestazione sontuosa di Stegius, che s’è già calata da grande professionista nella sua nuova realtà. Convinti ancora che sia solo bella?

Invece di una nota a margine, oggi una nota a piè di pagina. Linea Laterale è tante cose, c’è qualcosa che sicuramente non è. Non è una fanzine, non è un almanacco di uffici stampa, non è uno spazio per l’onanismo degli addetti ai lavori.

È una operazione di storytelling sportivo.  Si parla anche di futsal, raccontandolo agli appassionati. Quei pochi che nonostante tutto seguono questa disciplina. Linea Laterale è quello che altri non hanno avuto il coraggio di essere.

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