Alla prima diretta del futsal di questa stagione, manca ormai pochissimo. Tuttavia è già facile anticipare i titoli trionfali. “Futsal in prima serata, su Sky Sport”, opposta a Milan Napoli. “Successo di ascolti”, futsal: disciplina in grande crescita.
Difficile argomentare il contrario, senza numeri, solo con le parole. Capita però di leggere il rapporto di Esports Charts, che analizza le metriche dell’ultime evento del videogioco di football americano Madden.
La Madden NFL League, al suo debutto offre un montepremi di 1.7 milioni di dollari. Uno punto sette milioni di dollari. La MCS Ultimate Kickoff, il più recente torneo che s’è svolto dal 7 al 9 Settembre, aveva un montepremi di 180 mila, 50 dei quali destinati la vincitore. Un torneo, una intera stagione ad alto livello nel futsal, così per darvi una metrica.
La trasmissione dell’MCS Ultimate Kickoff ha generato 444.5 mila ore di visualizzazione, per un evento che nelle sue nove ore di diretta ha raggiunto una media di 48mila spettatori con un picco a 66.1 mila spettatori.
Centosessanta milioni di potenziali spettatori, fingendo che sia un videogame che si vende solo negli Stati Uniti. Quarantottomila spettatori sono una frazione infinitesimale. Se l’MCS fosse stato trasmetto attraverso i canali tradizionali. 48 mila spettatori per uno sport “che non esiste” rappresentano anche, una enormità.
Quei numeri sono di nativi digitali. Il pubblico difficilmente si sovrappone, il consumatore “catodico” non è quello della app. Un po’ come in Italia, Dazn è la sua app, così come lo è Amazon Prime Video.
I numeri di Madden, come prodotto audiovisivo, scompaiono quando l’elemento di comparazione è FIFA. Già il videogioco del calcio. Due numeri al volo, così, in scioltezza. La recentissima FIFA eNations Cup 2022, ha realizzato un picco di 103.641 spettatori.
La semifinale tra Brasile e Italia, un grande classico anche nel videogame, al picco ne aveva 49524. Quasi cinquantamila spettatori di picco. Molti di voi, che leggono queste righe, non se ne sono nemmeno accorti.
L’essere ignari, non assolve. L’ignavia non è una risposta, una scusa, una ragione. Intorno agli sport tradizionali si sta sviluppando un movimento che erode la loro base alla radice. Come pensa quindi d’affrontare questo cambiamento epocale, uno sport che fa fatica a parlare a 200 spettatori di picco a partita.
Come si vince una battaglia che sembra già perduta? Meno prosaicamente, come il futsal italiano intende radunare i suoi buoi, quando non ha nemmeno un recinto?
Perché al di fuori dei confini, la UEFA e la FIFA, stanno tentando uno sforzo congiunto per limitare questa lesione femorale al loro sport, anche al futsal.
Ieri sera la Finalissima, trasmessa in diretta, era uno spettacolo da non perdere, da pubblicizzare, da mettere al centro della narrazione. Perché quello è uno sport che puoi vendere, che ha un appeal, questo.
Quello che andrà in scena domenica a tratti somiglia davvero ad una disciplina diversa dal futsal. Forse è più vicina al calcetto, forse è questo il suo appeal. C’è spazio per i giovani in questo sport, no questo no. Tutto quello che serve forse è solo: una ragione.