Caffè Corretto – Odissea

Artemis è Artemide, la dea della caccia. Oggi da una piattaforma del Kennedy Space Center parte la EM-1. Exploration Moon 1. Poteva mancare da queste colonne un ricordo di quel futsal che era già andato sulla Luna?

Ovviamente no. Chi non ricorda il proprio passato è destinato a ripeterlo. Nel “fustal”, questo accade con una ciclicità che fa sembrare la Ruota del Tempo di Robert Jordan, un passatempo per criceti.

Una ciclicità che strizza l’occhio e non solo, anche alla comicità, quella surreale. Quella in cui si vincono manifestazioni che non esistono, come la Champion(z) e il M(u)ndial e il Gamper. C’è chi non vuol imparare e chi proprio non può.

Il campo, quello dei tre punti e delle partite vere, in questo momento della stagione, sembra troppo lontano. Tra amichevoli e sgambate contro i gruppi vacanze marsupiali, si consuma la solita retorica.

Dieci e lode, super questo, meraviglia quell’altro, grande colpo di mercato. Anche se poi prendi un finlandese con un pallido passato anche in Italia, per difendere lo scudetto. Però non hai ridimensionato, no.

C’è chi viaggia da sempre e non in gita scolastica. Chi invece, non l’ha mai fatto e allora si sorprende di tutto come se fosse sempre di fronte ai monoliti dell’Isola di Pasqua. Rapa Nui.
Ci sono quelli con gli aggettivi, ma non quelli che immaginano.

Ci sono titoli da difendere, che all’improvviso sembrano indifendibili. Un po’ la crisi economica, un po’ quella emotiva e molto, questo nuovo regolamento che forma, non forma, insomma gioca con i castelli di sabbia.

In un ambiente che di professionale ha i suffissi gmail agli indirizzi di posta “commerciale”, non è che possiamo poi aspettarci molto. Se si risparmia su tutto anche su quello che costa pochi euro.

Una stagione quella che s’approssima come fosse la tartaruga di Ercole, con troppi visi già visti. Poche novità sparse, come le nuvole in questo cielo di fine agosto. Ci sono quelli che devono vincere e quelli che non vogliono vincere.

Il sipario è ancora giù ma i teatranti sono già all’opera. C’è uno spettacolo da mettere in scena, un pubblico da attirare e uno da convincere. Prima che sia troppo tardi anche se non lo è mai davvero.

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