Coefficiente UEFA

Per la partecipazione alla prossima Futsal UEFA Champions League, la Divisione Calcio a 5 comunica un nome differente dal vincitore del titolo nazionale alla FIGC che lo trasmette alla UEFA. Così sarà il Città di Eboli a rappresentare l’Italia nella massima competizione per club.

Vittoria politica netta per Lorenzo Pizza, della quale non credo sarebbe orgoglioso Aldo Semerari. Non possiamo chiederglielo davvero perché è deceduto nel millenovecento ottantadue. In una nuova versione del “s’è fermato il pulmino in autostrada”, l’Italservice Pesaro non parteciperà ad una competizione nella quale avrebbe fatto “brutta figura”.

A sostituirla arriva una compagine alla sua prima apparizione sul palcoscenico continentale. La UEFA redige e pubblica un documento nel quale vengono elencati i coefficienti delle singole partecipanti. Documento leggibile e comprensibile, anche per quelli il cui inglese non va oltre “the cat is on the table” e non troverebbero una NOIF nemmeno se gliela indicate. QUi però ci sono i numeri. Dovrebbe essere facile.

Nei primi dieci posti del ranking ufficiale, trovate due squadre spagnole, due squadre kazake, due squadre portoghesi. Ci sono croati, ungheresi, sloveni, una squadra belga e una olandese. Nessuna italiana.  Possibile che tutte queste squadre di club impieghino un massiccio numero di stranieri? Com’è che un campionato così bello, fisico, veloce, tecnico, non è tra i primi dieci del ranking.

La risposta è complessa, richiederebbe una lunga dissertazione su partecipazioni, avversari, incapacità di passare il main round, qualificarsi al main round e la moria incessante di squadre di alto livello. Argomento per un futuro nel quale parlare di passato. Di come il futsal si ritrova qui, con sempre gli stessi uomini a riciclarsi come il nuovo che avanza da 20 anni.

Torniamo però al ranking. Per trovare il Città di Eboli bisogna scendere al ventitreesimo posto. Prima troviamo azeri, kosovari e macedoni però del nord. Vi segnalo, il miracolo maltese del Luxol che nel 2015-2016 prendeva nove gol dal fù Pescara di Colini e Iannascoli e ora s’attesta al diciassettesimo posto del ranking continentale. Loro continuano a macinare presenze in UEFA Futsal Champions League, gli altri non ci sono semplicemente, più.

Si tratta di programmazione, di stabilità societaria e di serietà professionale anche in ambito dilettantistico. Uno spazio quello del futsal, nel quale accadono cose che nel calcio non avvengono nemmeno per sbaglio. Avvenimenti piccoli, che però confinano sempre il futsal alla sua dimensione parrocchiale.

V’immaginate Giuseppe Marotta rispondere ad un signor nessuno su Facebook? Paolo Scaroni che ritira il Milan dalla Champions? Quel signor nessuno che offende l’Inter rea di prendere il posto della Milan in Champions e Jonathan Pollock che mette mi piace a quel post?. No vero? Nemmeno nel calcio. Ma nel futsal italiano, si.

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