Supercoppa al Trieste

Questa stagione il giro di boa di metà campionato, segna anche l’inizio della rincorsa ai primi trofei stagionali. Supercoppa prima e poi Final Eight di Coppa di Lega. Periodo intenso questo, nel quale si apre anche la finestra di mercato “di riparazione”, nel quale è possibile intavolare e concludere anche trattative tra le franchige.

In uno slancio di incomprensibile fiducia verso i prodotti Meta, ho deciso di trasmettere la partita attraverso Instagram. Le temperature tropicali devono aver decisamente influito sulla scelta di affidarmi ad un prodotto costruito per rendere la vita impossibile ai creatori di contenuti.

Il Trieste, la squadra che guido in una sorta di amministrazione controllata, affronta una delle corazzate del campionato. Il Firenze di Patrizia (Lauria ndr). Squadra che m’ha già battuto in campionato in questa stagione e alla quale ho conteso, invano, titoli in quella passata.

Schierare la stessa formazione del campionato e aspettarmi un esito diverso, è da folli. Margarito tra i pali e Coppari centrale difensivo. Questi i punti fermi. Praticò pivot è la scelta al draft di cui mi pento in tutti i turni di campionato, quindi la dirotto sulla fascia destra. Rozo, la cui abulia fa sembrare l’atto di respirare una decisione pivotale, va a mettersi di punta. Manieri torna a sinistra a sfruttare il suo piede dominante.

Il Firenze è una forza della natura, guidata in difesa della inossidabile Nicoletti e in mezzo al campo dalla fantasia di Marcon. Da Rocha è, in mezzo all’area, pronta a punire qualsiasi distrazione. Pernazza offre alla squadra l’incoscienza della gioventù.

Pronti via, finalmente, risolti i problemi tecnici, il mio avatar presenta la partita e poi il fischio d’inizio. Andiamo subito sotto. “Lo sapevo, maledette voi e maledetto io che ho preso Praticò invece di Boutimah”. Il tempo di rantolare ancora una volta sulle mie scelte al draft e Nathalia (Rozo) si ricorda com’è fatto un gol. Pareggio.

Da quel momento in poi Jessika (Manieri) sale in cattedra, segna un gol personale, ispira i gol delle compagne. Saranno alla fine sette, in una pioggia di gol che vede anche segnare una tripletta a Praticò che però è sul mercato perché, ogni tanto si deve cambiare qualcosa.

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MVP dell’incontro Nathalia Rozo che segna in questa finale un terzo dei suoi gol totali in stagione dopo 13 partite. Il Firenze prova a restare in partita segnando il secondo gol, nulla però riesce a fermare il ciclone Trieste.

Porto a casa il primo trofeo della storia della franchigia, a Patrizia posso dire che lei ha “l’amor” a me non resta che avere fortuna al gioco, anche se non esiste la fortuna. Ora testa già al mercato e alla Coppa.

Mentre c’erano ancora i coriandoli virtuali in aria, Janice e Luciani si sono scambiate il posto in squadra. Gallo ha scelto l’italiana per il suo Venezia, la contropartita tecnica manda la talentuosa portoghese a Isernia (in procinto di cambiare nome la prossima stagione) sotto la guida del tecnico Matilde Russo.

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